Cortina d’Ampezzo, ottobre 2022 -L’appuntamento con la Storia dopo la prima nazionale svoltasi a Noventa Vicentina si è ripetuto a Cortina d’Ampezzo con la presentazione de”Il Valore del Ricordo Capitano Umberto Masotto”, di Domenico Interdonato coautore del volume insieme e Vincenzo Caruso, arricchito da altri importanti contributi e appendici. L’evento è stato inserito nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario del Gruppo Alpini ANA di Cortina d’Ampezzo.
L’autore Domenico Interdonato è stato accolto e presentato al pubblico nel salone dell’Hotel Villa Argentina sabato 1° ottobre, dal Capogruppo Stefano Zampiron e dallo storico prof. Paolo Giacomel. I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali del Capogruppo Zampiron, a seguire il prof. Giacomel ha intrattenuto il pubblico ricordando il fondatore del Gruppo cav. Francesco Da Rin, fin dal lontano 1922, proseguendo con un escursus storico dall’unità d’Italia ad oggi. La relazione del prof. Giacomel ha permesso ad Interdonato di inserire armonicamente la pagina di Storia del capitano Masotto, un vicentino trasferito in Sicilia per preparare un gruppo di artiglieri montanari siciliani alla missione in Africa orientale.
Interdonato ha ricordato il 150° anniversario delle Truppe Alpine, i 100 anni del Gruppo Alpini di Cortina e ha iniziato a parlare del libro che è diventato un progetto, riuscendo a coinvolgere tanti eccellenti amanti di Storia patria e le scuole di Noventa Vicentina, luogo di nascita del capitano Masotto (Noventa Vicentina 23 novembre 1864 – Adua, 1 marzo 1896)
. Nel suo intervento ha raccontato con passione, il percorso militare del valoroso ufficiale Medaglia d’Oro al Valor Militare (deceduto nel combattimento in Abissinia ad Adua 1° marzo 1896), fin dal suo ingresso alla Scuola Militare Teulié, al primo corso straordinario all’Accademia Militare e alla Scuola di Applicazione di Torino. Masotto al suo primo impiego in Africa al comando di una batteria di ascari si merita una medaglia di Bronzo al Valor Militare e poi nella sua seconda missione, i fatti di Adua lo travolgono e cade con grande coraggio resistendo fino alla fine dei colpi, per permettere la ritirata della fanteria.
Tanti gli aneddoti, raccontati da Interdonato, hanno coinvolto i presenti per concludere insieme al professor Giacomel l’incontro spaziando dai fatti successivi alla guerra di Libia 1911-1912, per finire alla prima guerra mondiale. L’incontro culturale si è chiuso con un sentito applauso, tanti i complimenti e le strette di mano.
Nella mattinata due eventi hanno anticipato l’incontro culturale, la deposizione di una corona al Sacrario Militare di Pocol, a seguire una Messa sul prato della chiesetta di Pian de ra Costàza, recentemente restaurata dagli Alpini di Cortina. Infine nel pomeriggio si è svolta la conferenza stampa per presentare il recupero del Bivacco “Buffa di Perrero” alla presenza del Comandante delle Truppe Alpine generale di corpo d’armata Ignazio Gamba, la conferenza è stata moderata dal comandante del 6° Reggimento Alpini colonnello Giacomo Spini, eccellente regista del restauro.
Domenica mattina la cerimonia è iniziata con gli onori ai caduti, il corteo ha attraversato il corso principale della perla delle Dolomiti, con labari sezionali e gagliardetti, accompagnato del Corpo Musicale di Cortina in abiti storici. Suggestiva la cerimonia dell’alzabandiera sotto il campanile per ricordare i cento anni e dare i riconoscimenti a quanti si sono spesi nel lungo percorso associativo. La lettura della preghiera dell’Alpino ha concluso l’evento in piazza, che è proseguito con la deposizione di una corona al monumento dedicato al generale Antonio Cantore. Gli eventi si sono svolti con perfetti sincronismi, che hanno permesso la felice riuscita del weekend associativo.
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Cenni storici
1 marzo 1896 – La battaglia di Adua
La battaglia di Adua, momento culminante e decisivo della guerra di Abissinia, si combatté il 1º marzo 1896 nei dintorni della città etiope di Adua.È il giorno del disastro militare italiano di Adua, dove i 14mila soldati del generale Baratieri vengono attaccati e sconfitti dai 120mila etiopici al comando del Negus Menelik.
Partecipò valorosamente al combattimento il militare italiano Umberto Masotto (Noventa Vicentina, 23 novembre 1864 – Adua, 1º marzo 1896). Il capitano e primo artigliere da campagna fu insignito della Medaglia d’oro al valor militare alla memoria per il coraggio dimostrato durante la battaglia di Adua.
La resa avviene alla fine di una tremenda battaglia. La pace di Addis Abeba dopo la sconfitta di Adua annulla il protettorato italiano e riconosce l’indipendenza dell’Impero Etiopico come stato sovrano. L’Italia riconquisterà Adua e l’intera Etiopia con la guerra coloniale che verrà dichiarata da Mussolini nel 1935.