Un albero per il futuro. A Spadafora (ME) sparso il seme di legalità. Coinvolti studenti e cittadinanza

Piantare alberi e prendersene cura, in questo, il ruolo delle scuole è fondamentale", spiegano a Paese Italia press.it e Lafrecciaweb informazione online, Tania Venuto Sindaco di Spadafora insieme al Comandante dei Carabinieri Vincenzo Chiofalo. Un richiamo fortemente simbolico all'Albero di Falcone nel segno di Vita, Legalità e Ambiente, arrivato nel Comune tirrenico della provincia di Messina che, ha aderito alla campagna nazionale di sensibilizzazione socio-ambientale promossa dall'Arma dei Carabinieri, collegata a “M’illumino di Meno” progetto annuale di Rai radio 2

Spadafora (Messina) – Spargere “semi di legalità” attraverso la cura di arbusti e il coinvolgimento dei giovani è al centro della campagna di sensibilizzazione socio ambientale denominata “Un albero per il futuro”. Una iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in sinergia con i militari dei Centri Nazionali di Biodiversità, che ha reso possibile la riproduzione di 4.000 esemplari del Ficus macrophillacolumnarismagnoleides, denominati Alberi della Legalità.


Un percorso di sostenibilità ambientale e sociale condiviso e intrapreso  nel 2005 con M ’illumino di Meno, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili che Rai Radio2 con Caterpillar organizza annualmente per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse,
valorizzando  il ruolo delle piante e della mobilità sostenibile nella riduzione dell’inquinamento atmosferico.

Un fortissimo richiamo dunque al senso di  legalità, è il fil rouge che lega la campagna nazionale all’Arma dei Carabinieri  anche sul piano della protezione dell’ambiente da cui prende origine il progetto, rappresentato  proprio dal  Ficus macrophillacolumnarismagnoleides, scelto come simbolo di legalità, contrasto alla mafia e Vita,  piantato in via Notarbartolo, dinnanzi a quella che a  Palermo fu, l’abitazione del Magistrato Giovanni Falcone, vittima della strage di Capaci, insieme alla moglie e agli agenti della scorta, il 23 maggio 1993.

L’Arma dei Carabinieri, impegnata  istituzionalmente anche in materia di educazione ambientale, ha collegato la forza  dei valori incarnati da Giovanni Falcone che, oltrepassando la morte restano potentemente vitali, a una pianta secolare appunto simbolo di vita divenuta emblema della campagna nazionale,
in svolgimento in molte località d’Italia  dalle grandi città ai piccoli Comuni.


Tra questi, per l’edizione 2023 anche  Spadafora in provincia di Messina.  Il Ficus macrophlila,  o Albero di Falcone è arrivato nel parco urbano San Giuseppe della cittadina tirrenica.

Al centro della manifestazione
“Un albero per il futuro”  promossa dal Comando della Stazione dei Carabinieri diretta da Vincenzo Chiofalo in sinergia con  l’Amministrazione comunale di Spadafora, guidata dal Sindaco Tania Venuto, cui è riconosciuto l’impegno nel diffondere alla cittadinanza il rispetto delle regole espressione fondante dei principi di Legalità. Sostenitrice di questa campagna ambientalista della cura  del verde che coinvolge il settore scolastico. 

“Piantare alberi e prendersene cura, in questo il ruolo delle scuole è fondamentale”, spiegano  a Paese Italia press.it,  ed a Lafrecciaweb.it, Tania Venuto Sindaco di Spadafora e il Comsndante dei Carabinieri Vincenzo Chiofalo.

Entrambi avvertono l’esigenza nel farsi portatori di valori imprescindibili e di stretta urgenza sociale, attraverso lo studio degli alunni della funzione degli alberi  sulla Terra, con un richiamo fortemente simbolico all’Albero di Falcone nel segno di Vita,  Ambiente e Legalità, mediante incontri che potranno essere  programmati con i Carabinieri forestali.

Svolto in collaborazione con Soroptimist Spadafora Gallo-Niceto presieduto da Mirella Cirilli e ANPE Sicilia  presieduta da Maria Luisa Pino, l’incontro pomeridiano  finalizzato alla sensibilizzazione dei giovani e meno giovani ai grandi temi della legalità, vita e ambiente,  avviato dalla fase della  piantumazione per talea dell’arbusto simbolo del contrasto alla mafia,  ha ricevuto fattivamente il contributo  della comunità cittadina.

Dalla signora Rosa Zodda  nel riuscire ad individuare gli interessati  al progetto oltre alla cura della presentazione  dell’evento, a Santino Crisafulli, Filipppo Farsaci,  Mariella Santoro che materialmente si sono adoperati nel predisporre il terreno al centro del Parco per la messa a dimora della  pianta arborea, secondo il“Progetto”  “M’illumino di Meno”, che rende possibile identificare le piante  che compongono assieme a tutte le altre, il Grande Bosco della Legalità.

Ed ancora la partecipazione al progetto di Nino Farsaci  per aver fornito gli strumenti di  amplificazione del suono durante l’evento.

Uno spazio di  riflessione, tenuto nell’Aula consiliare del Comune di Spadafora, partendo dalla relazione del Tenente Colonnello dei Carabinieri Giuseppe Micalizzi, approdato ad una vera e propria lectio in materia di legalità e ambiente. Cui sono seguiti gli interventi del Sindaco Tania Venuto, del Comandante  dei Carabinieri Vincenzo  Chiofalo, del Comandante della Polizia municipale Salvatore Campagna.

  Si sono alternati  momenti letterari e musicali dedicati  alla legalità. Due stupende poesie sono state recitate da Barbara Rizzo e dal Presidente dell’Accademia di Sicilia Filippo Scolareci.
Alla manifestazione non è mancata la presenza del parroco P.  Alessandro Lo Nardo accompagnato dai ragazzi dell’Oratorio che hanno suonato e cantato l’Inno di Mameli e chiuso l’evento sulle note di “Pensa” la canzone di Fabrizio Moro.

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