“Io avrò cura di te”: le parole di una delle più note canzoni di Franco Battiato si sono materializzate diventando le luminarie artistiche nella via Garibaldi, oasi pedonale nel cuore del centro storico di Piazza Armerina.
Sono state accese durante un momento magico, emozionante, sulle note de La cura, interpretata dal vivo dal cantautore piazzese Angelo Romano in rappresentanza simbolica di tutti i giovani di questa città che – ed è la prima volta che accade -, orienta al messaggio universale di Battiato, scomparso il 18 maggio 2021, l’intero programma delle iniziative estive, rivolte ai residenti e ai tanti turisti che la affollano.
L’idea di fondo lanciata dall’assessore Ettore Messina e fatta propria dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Nino Cammarata è stata raccolta con entusiasmo dai cittadini, dal mondo associativo e dagli operatori economici ed è volta a sensibilizzare tutti al decoro, alla cura e tutela dell’ambiente che ci circonda. Non solo come risposta alla crisi di identità, al degrado e all’abbandono morale e sociale in cui versano molti centri urbani italiani, ma anche, hanno sottolineato gli amministratori piazzesi, “per riscoprire la percezione individuale della bellezza dei luoghi e rafforzare il senso di partecipazione collettiva al benessere della comunità e al suo contesto territoriale”.
E così l’installazione di Piazza Armerina si unisce in un immaginario filo luminoso fatto di versi e di poesia a quelle delle città di Bologna (L’anno che verrà di Lucio Dalla), Crotone (Il cielo è sempre più blu di Rino Gaetano), al napoletano Rione Sanità (Napule è di Pino Daniele) e perfino a New York, dove le luminarie di Tiziano Corbelli a Little Italy restituiscono i versi di Volare di Domenico Modugno.
I pensieri luminosi di un “amore incondizionato”, composti da Battiato nel 1996, si irradiano, dunque, da Piazza Armerina stimolando, come ha sottolineato Romano, le riflessioni interiori di ciascuno, a cominciare dagli artisti e da tutti i protagonisti del cartellone estivo della Città dei Mosaici e del Palio dei Normanni.
Così, per esempio, lo straordinario gruppo Gipsy King eseguirà alla sua maniera un brano del cantautore siciliano, ossia Cuccurucucù Paloma che racconta la sofferenza per la perdita di una persona amata; Filippo Destrieri, compositore, fedele amico e storico tastierista di Battiato (dal lontano 1977) regalerà uno spettacolo innovativo che mette insieme la voce del Maestro e meravigliose immagini di repertorio con la musica interpretata dal vivo al pianoforte. E omaggi a Battiato ci saranno nel concerto di Irene Grandi e durante il Between Jazz Festival. Quest’ultima rassegna, dal 22 al 25 agosto dedicherà momenti artistici ai temi de La cura, per esempio attraverso la partecipazione dell’Orchestra giovanile sociale Musica insieme a Librino: nel concerto con Davide Shorty duo rappresenterà la forza del rispetto e dell’inclusione per migliorare la società.
Inoltre, il 17 e 18 agosto ci saranno proiezioni di cortometraggi, videoclip e documentari – non mancherà il recente La voce del Padrone di Marco Spagnoli – sui temi della legalità, dell’immigrazione, della partecipazione, del rispetto. Ma ci sarà anche anche musica dal vivo per raccontare la Sicilia, la sua bellezza e passione, attraverso le espressioni di grandi artisti, dalla compianta Rosa Balistreri a Paolo Russo, Alessandro Preziosi, Filippo Leonardi, Alfio Antico e tanti altri
“Io avrò cura di te” si chiuderà il 30 agosto con un grande concerto del Coro Lirico Siciliano che ripercorrerà il filo conduttore della poetica e del messaggio civile e sociale di Battiato attraverso i suoi brani più famosi, interpretati da quella straordinaria cantante che è Rita Botto
Questo l’ultimo tassello di un’Amministrazione comunale che ha scelto di puntare sulla Bellezza e sulla Cultura per innescare un irreversibile processo di rigenerazione urbana.
E gli Amministratori hanno sottolineato come, con questa iniziativa, Piazza Armerina coniughi il senso dell’impegno civile al tradizionale, forte indirizzo religioso della festività mariana: i devoti si affidano a Maria Santissima delle Vittorie, chiedendole, come sublime atto d’amore, di prendersi cura delle loro anime.