Brandizzo (Torino), 1 settembre 2023 – Non si azzera la conta delle morti sul lavoro. In Italia, da gennaio 2023, si sono registrate 450 vittime e 296.665 feriti. Per chi ama le statistiche: 3 incidenti mortali al giorno.
L’episodio ha riguardato cinque lavoratori Michael Zanera, 34 anni; Giuseppe Sorvillo, 43 anni; Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni; Giuseppe Aversa, 49 anni; il giovanissimo Kevin Laganà, di soli 22 anni.
La squadra era era intenta ad effettuare delle manutenzioni sui binari nei pressi della stazione di Brandizzo, un comune della città metropolitana di Torino, quando un treno la ha travolta intorno alla mezzanotte di mercoledì 30 agosto.
Nessuna possibilità di salvezza per i lavoratori sui binari mentre i due poco distanti sono stati ricoverati in grave stato di choc.
La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo al momento contro ignoti, molte le ipotesi al vaglio.
Forte la posizione dei sindacati INAIL: “Il terribile infortunio mortale che ha coinvolto cinque operai che stavano lavorando ai binari della linea ferroviaria Torino-Milano, vicino alla stazione di Brandizzo, nel Torinese, è solo l’ennesima dimostrazione di quanto sia importante intervenire, seriamente e concretamente su temi fondamentali quali la prevenzione e la tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro”, così i coordinatori nazionali di CGIL, CISL, UIL e ANMI dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. “E’ necessario dare risposte concrete alle rivendicazioni dei lavoratori dell’Istituto che il 21 aprile scorso hanno scioperato compatti per chiedere un rafforzamento del ruolo sociale dell’Ente attraverso misure concrete di potenziamento della sua attività e del personale che alla stessa deve dedicarsi”, continuano. “Fa male assistere all’ennesimo omicidio sul lavoro nella consapevolezza che poteva essere evitato. Facciamo in modo che sia veramente l’ultima volta, siamo stufi di assistere al rituale ipocrita di chi sull’onda della commozione promette interventi senza poi, nei fatti, agire conseguentemente”, concludono.
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