“L’incontro culturale di oggi conclude gli eventi del nostro centenario, il libro ci farà conoscere una pagina di storia che ha fatto crescere l’Italia e gli italiani, per questo da presidente e con il mio team abbiamo scelto il libro ‘Il Valore del Ricordo Capitano Umberto Masotto’, perché rappresenta l’inizio dell’unità d’Italia raccontato dall’alpino siciliano, giornalista e scrittore Domenico Interdonato, che stimo e conosco da tempo” lo ha dichiarato ad inizio lavori Mauro Buttigliero, presidente della Sezione Alpini di Pinerolo.
La presentazione del libro “Il Valore del Ricordo Capitano Umberto Masotto” di Domenico Interdonato (presente in sala), Vincenzo Caruso, si è svolta, presso il “Museo della Meccanica e del Cuscinetto” dell’azienda SKF di Villar Perosa. L’evento ha concluso le iniziative, organizzate dall’ANA Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Pinerolo, inerenti il centenario di fondazione delle penne pinerolesi: tanti gli alpini convenuti con autorità militari e civili in una serata dove la “Storia patria” è stata il filo conduttore. La serata è iniziata con la visita guidata al Museo con grande interesse da parte dei visitatori: in questo luogo è custodita la storia non solo del cuscinetto bensì quella industriale e sociale della Val Chisone e del pinerolese iniziata nel 1906 da Giovanni Agnelli, con la fondazione della RIV (Roberto Incerti Villar Perosa), ora diventata SKF. Dopo la visita gli ospiti hanno partecipato ad una sobria cena a buffet offerta dall’ANA pinerolese.
L’evento culturale a seguire è stato moderato da Rodolfo Ricca, il quale ha introdotto l’argomento dando la parola al presidente Buttigliero il quale ha dato il benvenuto a Interdonato, all’Assessore Stefano Raviol del comune di Villar Perosa, al col. Alberto Salvador Comandante del 3° Reggimento Alpini, di stanza a Pinerolo e a Daniele Ormezzano direttore del periodico sezionale. Interdonato ha portato i saluti del prof. Vincenzo Caruso attuale Assessore alla Cultura del Comune di Messina e ringraziato tutti per l’accoglienza. “Il libro nei tre anni di lavorazione è diventato un progetto che ha coinvolto, cultori di storia patria, enti, associazioni ed esperti, questo è stato il fattore scatenante che mi permesso di poterlo presentare su tutto l’arco alpino, nell’Italia centrale ed in Sicilia. Noi cultori storia patria abbiamo l’obbligo di togliere dall’oblio le storie, che sono lambite dalla ‘storia ufficiale’, ma che hanno grande valore ed interesse. Concludo con un ringraziamento particolare al presidente Mauro Buttigliero, a Carlo Gay, presidente dell’associazione Amici del Museo ed al suo staff; ringrazio inoltre Umberto Merlat, Daniele Ormezzano e Daniele Forestiero, per l’organizzazione dell’intero evento”.
Il volume composto da 272 pagine, di facile lettura con tanti documenti inediti è disponibile online al costo di 15 euro, presso la Libreria Militare di Milano. Interdonato ha illustrato la storia del capitano Masotto; eroico ufficiale di artiglieria da montagna vicentino, medaglia d’Oro al Valor Militare, Adua 1° marzo 1896 e medaglia di Bronzo al Valor Militare, Agordat 21 dicembre 1893, è stato il precursore dell’artiglieria da montagna con il cannone in bronzo a rigatura destorsa e a retrocarica. L’artiglieria da montagna nasce ufficialmente nel 1910, per operare accanto alle truppe alpine, ma il Ministero della Guerra aveva iniziato a forgiare la nuova specialità, fin dalle prime missioni coloniali in Africa orientale. Il nuovo cannone scomponibile e someggiabile in bronzo, è stata l’arma su cui il Masotto ha iniziato a studiare dopo l’uscita dalla Scuola di Applicazione di Torino, era leggero, si poteva trasportare facilmente su tre muli e a traino. Il suo impiego operativo avvenne da Tenente nel 1887 durante la prima missione nel Corno d’Africa, come vicecomandante di una Batteria di artiglieri da montagna indigeni. Dopo il suo rientro in Italia, diventa Capitano e assegnato a Messina, dove nell’estate del 1894 inizia la sua avventura con una Batteria di artiglieri da montagna siciliani, provenienti dai monti: Peloritani, Nebrodi, Madonie e dall’Etna. L’esperienza in terra africana si concluderà con un grande atto di eroismo e la morte, nell’infausta battaglia di Adua del 1° marzo 1896. A Messina nel settembre del 1899, avvenne l’inaugurazione del primo monumento dedicato ai caduti dopo la nascita del Regno, per onorare le Batterie siciliane e il capitano Masotto, l’opera è stata voluta dalla cittadinanza con donazioni e una colletta pubblica. Il volume ha ottenuto prestigiosi loghi e patrocini ad iniziare: dalla Provincia di Vicenza, dal Comune di Messina, dal Comune di Noventa Vicentina, dell’Istituto superiore “Masotto” di Noventa Vicentina, dalla Sezione Alpini di Vicenza, dal coordinamento per il centenario della Sezione Alpini di Vicenza. Inoltre ha ottenuto l’importante e concreto sostegno della Biblioteca Regionale Universitaria di Messina, del Gruppo Alpini di Noventa Vicentina, della zona “Masotto” e di Messina.
Immagine 2: DA SIN. FORESTIERO, ORMEZZANO, RICCA, INTERDONATO, SALVADOR, BUTTIGLIERO, MERLAT e RAVIOL