A New York il 4 marzo, intorno alle 10,00 del mattino, le 16,00 italiane, è scomparso il decano dei giornalisti giuliesi e italo-americani, Lino Manocchia. Ne danno notizia i familiari, la direttrice della casa editrice “Artemia” di Mosciano Sant’Angelo, Maria Teresa Orsini e il collega di giulianovanews.it, Walter De Berardinis, amico personale del giornalista giuliese. Nonostante avesse da poco compiuto 96 primavere, l’anno scorso ancora dialogava via cavo e skype con la direttrice e i collaboratori della Artemia editrice, con cui si stava lavorando per l’ennesimo lavoro editoriale che seguiva lui stesso da New York. Sono addolorata – afferma Maria Teresa Orsini – un giornalista dai modi cortesi e affabili. Una grande personalità e caparbietà, dovuta – continua la Orsini – al fatto che aveva perso il papà (il giornalista Francesco Manocchia) sotto i bombardamenti degli angloamericani a Giulianova nel 1943/1944; ed era reduce dalla prigionia in Germania, dopo essere stato sul fronte balcanico. Abbiamo perso – conclude Maria Teresa – un grande italo-americano, sicuramente nei prossimi mesi lo ricorderemo come giusto che sia per le grandi personalità. Anche il collega Walter De Berardinis lo ricorda così: alla fine del 1998 e gli inizi del 1999, in qualità di redattore del quotidiano online giulianova.it, di proprietà della società “Genesi” di Marco De Merulis, decidemmo di dedicare una rubrica da New York con il grande Lino Manocchia e successivamente emigrò nella mia testatagiulianovanews.it; poi seguì la biografia mia e quella della scrittrice Alida Scocco Marini e successivamente due libri “Lino e il microfono” (le sue migliori interviste con i grandi dell’epoca) e “Quando c’era la guerra” ( dove si ricordava il papà nella 1° guerra mondiale), entrambi editi dalla Artemia editrice di Mosciano Sant’Angelo. Perdo un amico, un collega ed anche un pezzo di storia giuliese. Frequenti e notturne, le tante telefonate che Lino mi faceva perché dimenticava il fuso orario tra New York e Giulianova. Devo ringraziare il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Stefano Pallotta, che durante il premio “Polidoro” a L’Aquila ci consegno una targa d’argento alla carriera per Lino Manocchia. Mi dispiace che le varie giunte regionali abruzzesi, nonostante mie sollecitazioni, non attribuì mai la prestigiosa medaglia “Aprutium” premio dedicato agli abruzzesi che si sono distinti fuori dai confini nazionali.
Articoli correlati
Roma, Gli impuniti. Ossigeno con l’Unesco. Il seminario al Senato Palazzo Madama Sala Koch il 22 ottobre
Roma – Gli ultimi dati. Convegno internazionale e corso formazione per celebrare la giornata internazionale dell’ONU …
A Barrafranca (EN) formazione dei giornalisti venerdì 18 novembre
16 Novembre 2016
Redazione
Magazine, Terza Fila
Commenti disabilitati su A Barrafranca (EN) formazione dei giornalisti venerdì 18 novembre
Violenza di genere e il ruolo dei Mass Media: Angeli e Stalker ENNA. La …
70 anni di USPI. Il messaggio del Presidente Mattarella: il pluralismo alimenta la democrazia e la libertà
20 Giugno 2023
Redazione
Editoria/Giornalismo
Commenti disabilitati su 70 anni di USPI. Il messaggio del Presidente Mattarella: il pluralismo alimenta la democrazia e la libertà
In occasione del convegno “Il bene e il bello” svoltosi ieri a Roma, nella Sala …