Roma, 23 febbraio 2023 – Patente sospesa fino a 15 giorni per chi viene sorpreso alla guida con il cellulare: questo uno dei temi al centro di un emendamento presentato dal Pd al ddl Codice della strada 2024, poi modificato dal governo e licenziato dalla Commissione trasporti della Camera.
La commissione ha infatti concluso l’esame dei 770 emendamenti presentati al ddl di riforma del Codice, approvando tutto lo scorso 21 febbraio. Se supererà anche l’esame in Aula e quello in Senato a marzo, la nuova misura entrerà ufficialmente in vigore.
In particolare, se tutto sarà approvato da Camera e Senato a marzo, saranno previste:
– sospensione di una settimana se si viene scoperti alla guida con il cellulare in mano e si possiedono almeno 10 punti sulla patente;
– sospensione di 15 giorni se si viene scoperti con cellulare alla guida e si hanno meno di 10 punti sulla patente;
Il consiglio dei ministri del 18 settembre 2023 aveva già approvato le nuove regole sul Codice della strada. Provvedimento che poi ha proseguito il suo iter parlamentare. Un testo che inasprisce multe e sanzioni a chi viola le norme del codice stradale.Codice della strada 2023: altri casi di sospensione patente Nell’inasprimento delle regole avvenuto nei mesi scorsi, già la patente veniva sospesa in parecchi altri casi, tra cui: in caso di assunzione di droghe; per chi guida contromano; se si viene sanzionati con una multa per eccesso di velocità, o per altre infrazioni che comportano la decurtazione dei punti, la patente viene sospesa se si hanno già meno di 20 punti; per tutti i casi in cui il comportamento generi alta probabilità di incidente (superamento limiti velocità, circolazione contromano, in senso vietato, divieto di sorpasso, cinture di sicurezza, seggiolini per bambini, dispositivi antiabbandono, ecc);
Stretta all’uso di droghe
Altra novità annunciata da Salvini e inserita in un emendamento al DDL sul nuovo Codice della strada, riguarda il giro di vite su chi usa sostanze stupefacenti.
L’emendamento approvato parifica utilizzo di droghe e guida in stato di ebrezza. In pratica sarà sufficiente un controllo, senza necessità di accertare lo stato di alterazione psico-fisica. La sanzione potrà quindi scattare subito con il nuovo codice della strada 2024.
“Nel codice della strada che arriva il primo marzo ho previsto il ritiro della patente per chi viene trovato alla guida drogato”, ha dichiarato Matteo Salvini.
La modifica proposta al disegno di legge prevede di equiparare, in termini di accertamenti, chi guida in stato di ebbrezza e chi è sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: la sanzione potrebbe essere applicata immediatamente dopo il primo controllo. Al momento attuale, invece, è necessario accertare lo stato di alterazione psico-fisica e non è sufficiente la semplice presenza della sostanza nel sangue.Le regole precedenti già fissavano: -il divieto assoluto di bere alcol prima di mettersi alla guida; – l’apposizione sulla patente del conducente condannato per guida con tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 1,5 grammi per litro del codice 68. Questo codice comporta la prescrizione del divieto assoluto di assumere bevande alcoliche alla guida. In tali casi, si prevede anche che il prefetto imponga al condannato di sottoporre la patente a revisione con visita medica; – obbligo dell’alcolock per i recidivi*; – l’aumento di un terzo delle sanzioni previste per la guida sotto l’influenza di alcool nei confronti del conducente sulla cui patente sia stato apposto il codice 68; Le sanzioni sono raddoppiate in caso di alterazione o manomissione o rimozione dei sigilli del dispositivo “alcolock”*; – per il reato di guida sotto effetto di sostanze stupefacenti è sufficiente che un soggetto si metta alla guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti, pur non essendo in stato di alterazione; – la polizia stradale, in caso di incidente, quando ha motivo ritenere che il conducente sottoposto a controllo si trovi sotto l’effetto di stupefacenti, o quando abbiano dato esito positivo gli accertamenti preliminari, può effettuare direttamente sul posto un prelievo di liquido salivare; un minorenne che venga colto alla guida e ubriaco o drogato, non potrà conseguire la patente di guida fino al compimento dei 24 anni.
* l’Alcolock è un etilometro da auto. Un sistema di controllo sui livelli di alcol del guidatore che, se il tasso alcolemico è alto, impedisce l’accensione del motore.
Multe ridotte
Nel nuovo Codice della strada le multe per chi usa il cellulare alla guida andranno da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro. Lo prevede uno degli emendamenti approvati in Commissione Trasporti della Camera. Il testo, a prima firma Maurizio Lupi, diminuisce l’importo originariamente previsto dal ddl di riforma del Codice, che invece prevedeva sanzioni da un minimo di 422 euro a un massimo di 1.697 euro. Si allenta anche la stretta prevista sui recidivi: la multa passa da una forchetta compresa tra 644 e 2.588 euro ad una forbice tra 350 e 1.400 euro
Auto più potenti per i neopatentati
I neopatentati potranno guidare auto più potenti anche nei primi 3 anni dal rilascio della patente. Un emendamento alla riforma del Codice della Strada approvato in commissione Trasporti alla Camera prevede, per i primi 3 anni, il divieto di guida di autoveicoli con una potenza superiore a 75 kW/t e di autovetture con potenza massima di 105 kW. L’attuale Codice prevede invece il limite a 55 kW/t per gli autoveicoli in generale e a 70kw/h per le autovetture. Il ddl di riforma aveva allungato il divieto da 1 a 3 anni lasciando invariate le potenze dei mezzi dopo l’incidente causato dagli youtuber romani alla guida di una Lamborghini.
“Addio” alla mora sulle multe
In commissione Trasporti è stato approvato un altro emendamento al nuovo codice della strada che fissa il tetto degli interessi sulle multe. In questo caso le more subiranno uno stop: si fermeranno entro i due terzi della somma complessiva, ovvero al 66%. A presentarlo Maurizio Lupi e Calogero Pisano, presidente e deputato di Noi Moderati. «Gli automobilisti non si troveranno più a dover pagare, dopo anni, interessi stratosferici di centinaia o addirittura migliaia di euro per non aver pagato una multa, magari per una dimenticanza o per temporanea impossibilità», dicono i promotori in una nota.