Roma, 13 marzo 2024 – “È fondamentale che le Utilities perseguano un giusto equilibrio tra la generazione di profitti e la garanzia di servizi accessibili, sicuri e sostenibili per i consumatori” dichiara Francesco Luongo, avvocato e portavoce nazionale del Movimento Difesa del Cittadino (MDC), associazione a tutela dei consumatori, commentando i risultati del XII rapporto sulle prime 100 utility italiane presentato oggi durante un evento organizzato da Althesys.
Dallo studio emerge che le 100 maggiori aziende di servizi pubblici valgono quasi 300 miliardi di euro (su dati 2022 esattamente 293 miliardi, +75% rispetto all’anno precedente), pari al 15% del PIL italiano, con investimenti per 11 miliardi. “In un contesto così complesso e in rapida evoluzione, è imprescindibile che le concessionarie di servizi pubblici si orientino verso un modello di business che ponga al centro le esigenze dei cittadini e del pianeta i termini di sostenibilità”, afferma il portavoce nazionale di MDC, che lancia al mondo delle Utilities una serie di proposte strategiche articolare in cinque punti chiave.
Il primo riguarda il rafforzamento della trasparenza e del dialogo con i Consumatori: già previsto da numerose norme spesso ignorate anche a livello locale come l’obbligo delle carte dei servizi e del monitoraggio costante della qualità (Codice del Consumo, TUEL, Dlgs 33/13). Servono politiche di comunicazione e di risposta ai reclami più trasparenti e accessibili, permettendo agli utenti di comprendere facilmente tariffe, consumi e impatti ambientali dei servizi offerti in base al contratto di servizio eliminando la piaga delle bollette pazze. Il dramma dei suicidi per fatture errate sta diventando una realtà da non sottovalutare e le bollette al di sopra del doppio dei consumi usuali andrebbero rateizzate di default e sottoposte a verifica insieme al consumatore anche per tramite delle associazioni dei consumatori per evitare abusi.
La seconda proposta riguarda la promozione della sostenibilità ambientale: È urgente che le società di servizi pubblici integrino principi di sostenibilità nelle loro operazioni, puntando su investimenti in tecnologie pulite e rinnovabili e adottando pratiche di business eco-compatibili.
Il terzo punto concerne l’innovazione e la digitalizzazione: l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate, inclusa l’intelligenza artificiale, deve essere orientata a migliorare
l’efficienza del servizio, la personalizzazione delle offerte e la gestione delle emergenze, sempre nel rispetto della privacy e della sicurezza dei dati degli utenti.
La quarta proposta riguarda il miglioramento dell’accessibilità e dell’inclusività. Le Utilities dovrebbero garantire che i servizi siano facilmente accessibili a tutti i segmenti della popolazione, inclusi gli individui in condizioni di vulnerabilità economica o sociale, attraverso tariffe agevolate e programmi di sostegno.
Infine, una quinta proposta suggerisce un coinvolgimento attivo nelle politiche di transizione ecologica. È essenziale che le società di servizi pubblici siano protagoniste attive nelle politiche di transizione ecologica, contribuendo alla definizione e all’attuazione di strategie di decarbonizzazione e di resilienza climatica evitando iniziative ingannevoli di greenwashing che MDC ha già fatto sanzionare dalla AGCM in passato.
Il Movimento Difesa del Cittadino è una associazione nazionale di tutela dei consumatori ed utenti. È componente del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU) costituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico dove è iscritta nel registro delle associazioni rappresentative a livello nazionale. Dall’11 Dicembre 2021 è presieduta da Antonio Longo (Presidente Nazionale) e dai Vicepresidenti Peppino Nuvoli, Cristina Rosetti, Enrichetta Guerrieri, Eugenio Diffidenti. È un’Associazione di Promozione Sociale riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed è iscritta al registro delle Associazioni che svolgono attività contro le discriminazioni presso l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR). MDC è riconosciuto anche dalla Direzione generale della salute e della tutela del consumatore (DG SANCO) della Commissione Europea.