Due le mostre dedicate a Pablo Picasso a partire da settembre: la prima intitolata “Poesia e Salvezza” è in programma dal 5 settembre al 6 gennaio 2025 presso Palazzo Te a Mantova ; la seconda “Picasso lo Straniero” a Milano, Palazzo Reale dal 20 settembre al 2 febbraio 2025.
“In tempi caotici come oggi, Picasso diventa un nostro contemporaneo”-spiega Annie Cohen-Solal, scrittrice e storica francese che cura entrambe le mostre-“il suo esempio è una lezione d’ottimismo, un modello da seguire, una spinta all’impegno politico e alla pratica artistica. La scoperta della precarietà nascosta dell’artista e degli ostacoli lungo il suo percorso non ci restituisce un’immagine brutale e poco conosciuta della xenofobia, del nostro contemporaneo, e di noi stessi?”
La mostra di Mantova
“Poesia e Salvezza”, in collaborazione con la famiglia dell’artista e con il Musée National Picasso-Paris è articolata in quattro sezioni in dialogo con gli affreschi di Giulio Romano, “il rapporto tra il pittore e architetto cinquecentesco e Picasso”-spiega il direttore Stefano Baia Curioni-“passa dal lavoro sulle Metamorfosi di Ovidio, che l’artista spagnolo esegue su richiesta di Albert Skira nel 1931 e che viene esposto a Palazzo. Ma le domande e i misteri sollevati dal lavoro di Picasso e Giulio Romano vanno oltre le affinità tematiche: entrambi gli artisti sono “amici” del cambiamento e leggono la metamorfosi come tema dominante. Entrambi estraggono dalla letteratura e dalla poesia alimento e salvezza, insieme suggeriscono un modo di partecipare all’arte e alla vita”.
Le opere esposte, alcune per la prima volta in Italia, sono 50 tra disegni, dipinti, sculture e documenti, “l’artista naviga magistralmente tra le molteplici tensioni della società francese utilizzando la metamorfosi come strategia. Diventa quindi, al livello estetico, personale e professionale, un artista mercuriale che pochissimi critici, soprattutto in Francia, riescono a decifrare”, racconta Annie Cohen-Solal.
La mostra di Milano
“Picasso lo Straniero” a Milano, presenta più di 80 opere provenienti dal MNPP e Musée National de l’Histoire de l’Immigration di Parigi, insieme a documenti, fotografie, lettere e video. Picasso non ottenne mai la cittadinanza francese, nonostante abbia trascorso la maggior parte della sua vita proprio in Francia, vivendo nella condizione di immigrato. “La collaborazione tra Milano e Mantova in questo doppio progetto espositivo rappresenta un’opportunità straordinaria per approfondire la complessa figura di Picasso, un artista che ha saputo navigare tra le acque agitate della xenofobia e dell’identità, trovando nella poesia e nell’arte una via per superare gli ostacoli”, commenta l’assessore alla cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi.
Info
Milano, Palazzo Reale, prevendite già disponibili sul sito del museo