31 dicembre 2016 – Oggi in programma il voto del Consiglio di Sicurezza dell’Onu su una risoluzione a sostegno del cessate il fuoco entrato in vigore in Siria e sui colloqui di pace destinati a porre fine a sei anni di guerra.
Ieri l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vitaly Churkin ha reso noto che la Russia ha fatto circolare una bozza di risoluzione ai membri del Consiglio, secondo cui chiede anche “un rapido, sicuro e senza ostacoli” accesso per fornire aiuti umanitari in tutto il Paese spera di vedere la risoluzione approvata.
A fine gennaio tra il governo siriano e l’opposizione con molta probabilità si terrà un incontro nella capitale kazaka Astana, che, ha precisato Churkin, non è in competizione con possibili colloqui a Ginevra.
“Questa volta la tregua” in Siria “può funzionare” ma “il mio più grande timore è la stasi. Siamo contenti che si sia evitata la grande battaglia di Aleppo, come avevamo chiesto. Ora le cose si stanno muovendo e penso che questo cessate il fuoco abbia più possibilità di reggere rispetto a tutti i tentativi visti finora”. Lo ha dichiarato Staffan de Mistura, inviato speciale dell`Onu per la crisi siriana, intervistato sul Corriere della Sera.
Interrogativi si pongono sulla passaggio istituzionale di Bashar al Assad previsto tra l’altro nella risoluzione Onu . Ma il ”prossimo passo importante è quello di un negoziato vero tra il regime di Assad e i ribelli”, afferma l’’inviato Onu, aggiungendo che il futuro appuntamento in programma, sarà il vertice di Astana di gennaio convocato da Putin a cui il regime di Assad non potrà mancare e i turchi porteranno gli esponenti di una parte dell’opposizione’’. Dunque tutto in attesa degli sviluppi legati al vertice di Astana, cui seguirà secondo quanto dichiarato da de Mistura una riunione dell’Onu l’8 febbraio.