Aleppo si sta trasformando in un cimitero

Appello del sottosegretario Onu Stephen O'Brien

Altre giornate d’inferno per la popolazione di Aleppo sotto i raid aerei delle forze siriane e degli alleati russi. Gente che lascia le proprie abitazioni per mettersi in salvo dalla morte. Ieri sono state uccise almeno 50 persone in fuga dai quartieri orientali.  ”Aleppo rischia di trasformarsi in un ”gigantesco cimitero” è l’appello di Stephen O’Brien, sottosegretario Onu con delega agli affari umanitari e al coordinamento.”Per il bene dell’umanità chiediamo, imploriamo tutte le parti e quanti hanno il potere di intervenire per proteggere i civili e garantire l’accesso alla zona assediata di Aleppo est”, ha continuato O’Brien nel suo accorato messaggio, nel corso  di una sessione straordinaria del Consiglio di sicurezza dell’Onu, riunito per discutere la situazione nella città siriana.

Volantini a pioggia dai cieli di Aleppo. “Se non lascerete queste aree al più presto sarete annientati… Questa è la vostra ultima speranza, salvate voi stessi”, sono i messaggi intimidatori e minacciosi  scritti in arabo e firmati dal comando generale dell’esercito e delle forze armate, caduti giù sui corridoi della morte, così definita in questi giorni di terrore l’area orientale della città. Nelle conclusioni del volantino, “Voi sapete che tutti vi hanno abbandonati e lasciati soli ad affrontare il vostro destino e nessuno vi offrirà alcun aiuto”. 

Da Aleppo est sarebbero fuggite negli ultimi giorni, secondo l’osservatorio siriano sui  diritti umani, circa 50mila persone attraverso vie e percorsi che spesso si rivelano trappole. 

Allarmante e spaventosa  la situazione anche per i 250mila abitanti ancora rimasti ad Aleppo stanchi e avviliti dalla mancanza di risorse alimentari, elettricità, soccorsi medici e medicine, gli ospedali sono stati distrutti nel raid di qualche giorno fa compreso il reparto di pediatria, dove neonati sono stati strappati alle incubatrici  e portati altrove nel tentativo di sfuggire alla morte sotto i bombardamenti. Sotto assedio dal luglio scorso, la situazione per la popolazione è davvero disperata, come riferisce  il sottosegretario, Stephen O’Brien e al momento senza via d’uscita. 

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