Bernie Sanders, a sorpresa, sosterrà Hillary Clinton nella corsa alla Casa Bianca. Un passo importante verso la ricomposizione delle fila del Partito democratico, dopo la campagna per le primarie e in vista del match più duro, quello con il repubblicano Donald Trump. I due democratici si sono incontrati nell’ambito di un rally nel New Hampshire e dopo settimane di negoziati dietro le quinte Sanders ha finalmente sciolto le riserve, precisando però che non intende tradire gli ideali per i quali ha combattuto. «Voglio rendere il più chiaro possibile perché sostengo Hillary Clinton e perché deve diventare il prossimo presidente», ha dichiarato al pubblico riunito nella palestra di una scuola di Portsmouth. «Questa campagna – ha spiegato – riguarda i bisogni degli americani e la soluzione delle tante e gravi crisi che dobbiamo affrontare. E non ho alcun dubbio che Hillary Clinton sia di gran lunga il migliore candidato possibile. Farò tutto quello che posso perché diventi il prossimo presidente degli Stati Uniti». A poco meno di due settimane dalla Convention democratica di Philadelphia, Sanders si adegua così alla gran parte dei suoi colleghi di partito, che hanno già dato il proprio sostegno a Clinton, compresi molti suoi ex sostenitori, come la senatrice del Massachusetts, Elizabeth Warren, stella dell’ala progressista del partito, che il mese scorso ha pronunciato un accorato discorso a favore di Hillary, seguendo le orme del presidente Barack Obama, ancora molto popolare tra gli elettori. La resa delle armi di Sanders non annulla il segno profondo che ha saputo infondere al Partito democratico, obbligando la Clinton a rincorrerlo sulla sua agenda politica, per esempio su istruzione, assistenza sanitaria e tasse. Clinton, da parte sua, ha reso omaggio all’avversario sconfitto, dichiarando che «Sanders ha dato vigore e ispirazione a una generazione di giovani». La dimostrazione di unità finalmente data dai democratici stride con i livori che tuttora consumano il campo repubblicano, con i tanti leader del partito che si rifiutano di schierarsi per Trump. L’85% dei democratici che hanno sostenuto Sanders durante le primarie è pronto a votare Clinton a novembre e il 72% è convinto che il patito si unirà compatto dietro la sua candidata, secondo un sondaggio del Pew Research Center condotto tra il 15 e 26 giugno. Tra i repubblicani, invece, solo il 77% di quanti hanno sostenuto un candidato diverso da Trump è pronto a votarlo per la Casa Bianca e appena il 38% pensa che il partito serrerà i ranghi. La corsa è ancora lunga, staremo a vedere.
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