Pierfranco Bruni dalla letteratura alla filosofia. Un cammino tra mito e sciamanesimo

Un linguaggio complesso e profondamente evocativo... dalla scrittura lirica mai puramente narrativa, Pierfranco Bruni non teme di inoltrarsi nel simbolismo e nell’arcano, rivelando un rapporto metafisico con la parola...Per Alberto Bevilacqua è lo scrittore mistico e sciamanico del Novecento, attraverso la metafora e il viaggio

di Anna Cerrigone*

Pierfranco Bruni è un autore e poeta italiano noto per la sua poetica profondamente radicata nella tradizione culturale e mitologica mediterranea. La sua scrittura esplora temi di identità, memoria e sacralità, spesso intrecciando elementi autobiografici con un senso di appartenenza alla cultura italiana e mediterranea. Ha costruito una poetica in cui il tema del viaggio, il Mediterraneo e la figura dello sciamano si intrecciano in una trama ricca di simboli, memorie e archetipi. Questi elementi sono centrali nella sua opera e contribuiscono a una visione del mondo che unisce il passato mitico e la realtà contemporanea, creando un linguaggio complesso e profondamente evocativo.
Temi principali della poetica di Pierfranco Bruni:
Mito e Sacralità. .
La dimensione mitologica è centrale nella poetica di Bruni: figure come Ulisse, Orfeo e Persefone non sono solo richiami classici / ma assumono una valenza esistenziale e universale. Attraverso di essi, l’autore riflette sulla condizione umana, la ricerca di senso e l’eterno ritorno del sacro, che permea anche la realtà quotidiana. Il mito diventa un mezzo per l’autore di interrogarsi sulla natura dell’uomo e della storia.

Il Viaggio come Metafora dell’Esistenza
Per Bruni, il viaggio è sia un’esperienza fisica / che un percorso interiore. Non è solo un attraversamento geografico / ma un movimento attraverso la storia, i miti e la propria memoria. Il viaggio è un cammino di conoscenza e trasformazione, in cui il viaggiatore diventa un esploratore di se stesso e del mondo. In questo senso, Bruni si rifà alla figura di Ulisse, simbolo del viaggiatore per eccellenza, colui che cerca,/ sperimenta,/ e si confronta con il mistero.

Il viaggio è anche una metafora della ricerca di senso, della scoperta della propria identità e della riconciliazione tra passato e presente.
Memoria Personale e Familiare.
Nei suoi scritti, Bruni affronta anche la memoria intima e familiare, facendo spesso riferimento a esperienze personali che si fondono con una dimensione collettiva. La famiglia, in particolare, rappresenta un nucleo fondamentale di trasmissione culturale e di radici; in essa risiede una memoria che si intreccia con quella storica.
Intersezione tra Poesia e Prosa.
Bruni è noto per un approccio che fonde prosa e poesia, creando una lingua lirica che si esprime attraverso immagini potenti e simboli. La sua scrittura non è mai puramente narrativa, ma cerca costantemente l’essenzialità poetica anche nella struttura della frase e nelle descrizioni. Questo stile ibrido lo avvicina a una dimensione più intima, che permette al lettore di immergersi nei significati profondi delle sue parole.
Il Mediterraneo come Spazio Mitico e Simbolico:
Il Mediterraneo non è soltanto un luogo geografico nei testi di Pierfranco Bruni, ma una vera e propria dimensione simbolica, un crocevia di culture, religioni e storie. È il mare / che collega civiltà diverse, ma che allo stesso tempo rappresenta un confine,/ un limite da superare per scoprire nuove verità. Attraverso il Mediterraneo, Bruni esplora la condizione dell’uomo moderno, radicata nella storia e nel mito ma anche proiettata verso un ignoto che fa paura e affascina.
Il Mediterraneo è lo spazio in cui i miti greci e romani si incontrano con la mistica orientale e i culti antichi. È una culla di civiltà che ha visto il sorgere e il tramontare di imperi,/ di religioni e /di visioni del mondo.
In questo senso, Bruni si avvicina a una dimensione epica, in cui il mare è un elemento che porta con sé le storie e le leggende di chi lo ha solcato nei secoli.

Lo Sciamano come Guida e Medium tra Mondi:
La figura dello sciamano ha un significato simbolico profondo nell’opera di Bruni. Lo sciamano rappresenta colui che media tra il mondo materiale e quello spirituale, tra la realtà visibile e l’invisibile. In questo senso, Bruni vede nello sciamano un ruolo simile /a quello dello scrittore e del poeta:/ una guida che attraversa i confini della percezione comune per portare alla luce verità nascoste. Lo sciamano, come il poeta, è un tramite tra i vivi e i morti, tra il passato e il presente, tra il sacro e il profano. Egli custodisce il sapere antico, la saggezza primordiale, e la trasmette attraverso i suoi racconti, le sue visioni, i suoi canti.


L’evocazione dello sciamano permette a Bruni di esplorare i temi della memoria ancestrale e della connessione con la natura e con i mondi invisibili. Questo si manifesta in una scrittura che non teme di inoltrarsi nel simbolismo e nell’arcano, rivelando un rapporto quasi mistico con la parola, che diventa uno strumento di conoscenza e di trasformazione.

Lo sciamano è, quindi, colui che viaggia in mondi spirituali per riportare insegnamenti e visioni, proprio come il poeta ATTRAVERSA l’immaginario per condividere una comprensione più profonda dell’esistenza.
Stile e Linguaggio:
Lo stile di Pierfranco Bruni è denso, evocativo e ricco di simbolismo. Le sue frasi spesso hanno un ritmo musicale, quasi sacrale, che guida il lettore in un viaggio all’interno di paesaggi emotivi e intellettuali. Attraverso il linguaggio, Bruni cerca di andare oltre il visibile per giungere a una verità più profonda, quella che si cela nelle pieghe della cultura, dei miti e delle storie personali.
Conclusioni:
La poetica di Pierfranco Bruni è un’esplorazione intellettuale e spirituale che si articola attraverso la ricerca dell’identità e della memoria. Le sue opere sono un invito a riflettere sulle nostre radici, sui miti che ci hanno plasmato e su come il passato influenzi il nostro presente. Bruni è un autore che, attraverso la scrittura, cerca di trovare una connessione tra l’uomo, la storia e il sacro, rivelando una profonda sensibilità verso la dimensione più intima dell’esistenza umana.
Ma ora ecco Piefranco raccontato da altri grandi scrittori.
Cominciamo con Antonio Ghirelli che parlò della sua scrittura come “ delicato lirismo e forma”, Gesualdo Bufalino lo definì uno “scrittore nobile” nel senso che i suoi sono “versi belli, scanditi da una nobile e lenta malinconia”, Ferruccio Ulivi disse che Bruni è uno scrittore di “sentimenti, di impegno e di solitudine”, Salvatore Valitutti lesse la sua “magia”, Stanislao Nievo sottolineò la sua “eleganza e la sua misura solitaria”,
Mario Pomilio lo definì poeta della “pulizia e della esattezza…”, Mario Marti disse di lui che è uno scrittore la cui parola è fatta di “grani di rosario. … una preghiera”,

per Francesco Grisi è uno scrittore che abita la parole abitandosi.

Per Alberto Bevilacqua è lo scrittore mistico e sciamanico del Novecento, secondo il quale La metafora e il viaggio sono due elementi vitali nel raccontare di Pierfranco Bruni.

Nel saggioManlio Sgalambro – L’empietà del greco siculo,” Bruni esplora la complessità della filosofia sgalambriana. Il libro tratta il legame tra il pensiero filosofico di Sgalambro e la cultura mediterranea, delineando un itinerario quasi mistico che Bruni interpreta come un dialogo interiore tra autore e filosofo, vuole non solo celebrare il filosofo Sgalambro, ma anche riscoprire il suo impatto sulla filosofia contemporanea italiana, in particolare riguardo temi esistenziali e questioni metafisiche che intrecciano mitologia, poesia e religiosità.

*Docente Miur

Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:

• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;

• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;

• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.

Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.

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