Venezia. Iusve: Giornata di studi. Comunicazione tra Saperi e Saper-Fare

Il Futuro delle Professioni della Comunicazione: Il Cerimonialista ed Esperto di Galateo nella Società delle Reti. Nuovi scenari per la figura tradizionale della comunicazione, al centro dell'incontro promosso dall'Istituto Universitario Salesiano di Venezia (Iusve)

Luisa Trovato

L’ Istituto Universitario Salesiano di Venezia (Iusve), lo scorso 25 ottobre, ha promosso un evento di grande rilevanza per il mondo delle professioni della comunicazione, intitolato: “Giornata di studi: Comunicazione tra Saperi e Saper-Fare”, suddiviso in sessione plenaria e sessioni parallele, con appositi panel di studio/approfondimento.

Nell’ambito del panelLe professioni della comunicazione per l’Italia: significato e ruolo del marketing e del marketer della comunicazione nel contesto nazionale”, coordinato dai chairman Chiara Bertato e Massimiliano Moschin (IUSVE), è stato presentato il paper scientifico: Il Futuro delle Professioni della Comunicazione: il Cerimonialista ed Esperto di Galateo nella Società delle Reti.

Gli autori dell’elaborato accademico sono Samuele Briatore, Efisia Annunziata Fois e Luisa Maria AntoninaTrovato (Uniroma1), che hanno offerto un’analisi approfondita sulle sfide e opportunità che il progresso tecnologico e la digitalizzazione pongono alle professioni tradizionali, in particolare al ruolo del cerimonialista.

Previsto nel programma convegnistico il panel : Sfide dell’IA: Prospettive in Marketing e
Comunicazione, coordinato dai chairman Nicolò Cappelletti e Umberto Rosin (Iusve), al
cui interno è stato presentato il paper, intitolato: L’intelligenza artificiale a lezione di galateo
e di cerimoniale Efisia A. Fois e Alessandra Pavesi (Uniroma1).

da sx: Chiara Bertato, Massimiliano Moschin, Luisa Trovato, Efisia Fois, Alessandra Pavesi, Maria Cristina Bussani, Umberto Rosin, Nicolò Cappelletti

La Tradizione del Cerimonialista nell’Era della Digitalizzazione

Con l’avvento dell’intelligenza artificiale (AI) e del Metaverso, le professioni della comunicazione stanno subendo un’evoluzione radicale. In questo scenario, il cerimonialista, una figura antica legata al protocollo, alla formalità e al galateo, si presenta alla stregua di una delle professioni capaci di adattarsi alle sfide del futuro, mantenendo comunque la singolare essenza. Il paper scientifico sottolinea come il cerimonialista, nell’odierno andare, possa trovare un innovativo ruolo nell’ambito delle nuove dinamiche sociali e digitali, proponendosi, tra le altre cose, in qualità d’esperto con capacità di mediazione tra tradizione e rinnovamento.

La ricerca esperita mette in evidenza la necessità di rivalutare il mestiere del cerimonialista, un professionista della comunicazione anche creativa, capace di interpretare e adattarsi ai linguaggi e alle forme espressive contemporanei, pur rimanendo ancorato a limen e principi di eleganza e correttezza sociale, che caratterizzano la sua professione. Sebbene la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, in tandem, plasmino profondamente le modalità di interazione nell’ambito relazionale sociale, può affermarsi pienamente che “la forma, il rispetto per l’altro e la gestione delle relazioni formali continuano a essere valori imprescindibili”.

Iusve – sessione parallela – Giornata studio sulla comunicazione 25 ottobre 2024 – da sx. Luisa Maria Antonina Trovato e Efisia Annunziata Fois

Nuove Figure Professionali nell’Era delle Reti

L’aspetto innovativo del lavoro presentato si articola nell’idea di inserire e/o creare nuovi mercati per figure professionali che possano fluire nelle dinamiche moderne. Come il cerimonialista, altre figure creative possono emergere nell’ambito della comunicazione, soprattutto per quanto attenga alla gestione delle interazioni in contesti virtuali e ibridi, come quelli sviluppati, ad esempio, nella realtà immersiva del Metaverso.

Le professioni della comunicazione, infatti, sono in procinto di espandersi verso nuovi
orizzonti, nonché verso la rivisitazione di antichi e nuovi mestieri legati all’evoluzione
digitale. La ricerca evidenzia che il novero di queste emergenti figure si trova immerso in un “emisfero liquido”, in cui la flessibilità e l’adattamento sono essenziali. Eppure, si deve pur sempre mantenere un rigoroso rispetto per le norme di presentazione e di comportamento; norme che definiscono l’eleganza e la professionalità!  

Si parla, in pratica, di una “nuova formalità”, che conserva la tradizione, ma si adatta in estemporanea alle esigenze diacroniche e sincroniche, anche in un contesto liquido e altamente tecnologico.

La Tecnologia come Catalizzatore del Cambiamento Sociale

Nel contesto prescelto del paper, lo sviluppo tecnologico e la rivoluzione digitale sono visti come fattori che stanno radicalmente trasformando le professioni e ‘modi e mode’ di lavorare.  La digitalizzazione non è solo un cambio di strumenti, ma un’espressione di mutamenti più profondi nella società. Come evidenziato nel contributo di Manuel Castells, “la tecnologia non è solo uno strumento, ma un vero e proprio veicolo di cambiamento sociale ed economico”.                     

 In questo scenario, le professioni della comunicazione devono essere pronte a evolversi, rispondendo alla crescente domanda di competenze digitali, ma anche conservando quelle qualità relazionali che hanno sempre contraddistinto il loro valore.

L’evoluzione dei mezzi di comunicazione ha originato nuove modalità lavorative, più flessibili e interattive, ma anche più sfidanti.

Il cerimonialista e l’esperto di galateo, unitamente alla rinnovata veste del giornalista, con la loro capacità di regolare e guidare le interazioni sociali, possono risultare professionisti chiave in un’epoca in cui la forma e il contenuto si intrecciano in modo sempre più complesso e sfumato.

Il Cerimonialista come Professionista del Futuro

In sintesi, il paper accademico presentato all’Università Iusve ha posto l’accento sull’importanza di figure professionali tradizionali come quella del cerimonialista, che, lungi dal diventare obsoleta, può evolvere e adattarsi ai cambiamenti tecnologici, mantenendo un ruolo centrale nelle dinamiche comunicative del futuro.   In un mondo che cambia repentinamente, la ‘capacità di saper mediare’ tra innovazione e tradizione, tra la tecnologia e l’interazione umana, diverrà fondamentale!       

 Il fine di tale capability è, altresì, ‘termine garante’ per le professioni della comunicazione.    Difatti esse, consapevoli di peculiari expertise, possono scendere in campo e rispondere alle sfide poste dalla digitalizzazione, senza comunque perdere di vista i valori fondamentali della comunicazione formale e relazionale.

Photocover: da Sx 1. Iusve Giornata studio sulla comunicazione 25 ottobre 2024. Tavolo Sessione plenaria . 2. Sessione parallela – Chairman e studiosi, accomunati dallo specifico panel su comunicazione e marketing

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