Manlio Sgalambro nella filosofia del Novecento. (9 dicembre 1924 -9 dicembre 2024)

"Il tempo è fatto di macerie. I ricordi stessi cosa sono? Le rovine che restano dei giorni vissuti... Bisogna essere dentro la empietà per non farsi morire … " Sgalambro 100. Convegni conferenze saggi di esperti di filosofia e di filosofi, in una articolata discussione comparata avviata dal Comitato Celebrazioni Nazionali Centenario della nascita Manlio Sgalambro. A partire dal 9 dicembre 2024 per il Ministero della Cultura MiC

Pierfranco Bruni – Presidente Comitato Nazionale Celebrazioni Manlio Sgalambro Mic.

Sgalambro 100. Il Comitato Nazionale Celebrazioni della nascita di Manlio Sgalambro del Ministero della Cultura MiC, ricorda il filosofo con incontri il 9 dicembre 2024, giorno della sua nascita a cento anni di distanza. Un invito alla lettura delle sue opere. Dai suoi scritti a una discussione comparata anche alla luce del suo incontro e del suo lavoro con Franco Battiato.

Il Comitato ha avviato una articolata discussione con convegni, conferenze e pubblicazioni di saggi di esperti di filosofia e di filosofi. Una dialettica completamente aperta in cui il linguaggio e il pensiero sono elementi per attraversamenti che partono dalla filosofia greca a tutto il Novecento. Manlio Sgalambro nella filosofia del Novecento.
9 dicembre 1924 – 9 dicembre 2024.
Il tempo è fatto di macerie. I ricordi stessi cosa sono? Le rovine che restano dei giorni vissuti ma i giorni diventano immediatamente un vissuto. Siamo dentro questa caduta che ci permette però di avere la consapevolezza che siamo viventi tra il passato e il presente. Il resto è una conversazione con noi stessi.

In un mondo pessimo non può esserci pessimismo. Ma misantropia. La ragione è una proposta storica che sfilaccia esistenza. Restare vigili nell’errore e nell’orrore è una potenza così trasparente che attraversa ogni volontà. Quando si smarriscono gli dei i miti diventano archetipi. Bisogna essere dentro la empietà per non farsi morire …

#Comitatocelebrazionisgalambro2024mic


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Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:

• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;

• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;

• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.

Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.

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