CATANIA – La ventiduesima edizione, nello scorso gennaio, aveva raggiunto la cifra
magica dei cento premiati: tante negli anni personalità e istituzioni insignite del
riconoscimento intitolato a Domenico Danzuso, catanese cittadino del mondo, raffinata
tempra di intellettuale celebrato tra i maggiori esponenti della critica teatrale italiana. Dal
1950 e per oltre cinquant’anni, Danzuso scrisse di prosa, lirica e danza sul quotidiano La
Sicilia e su riviste come Dramma, Sipario, Prima Fila, Hystrio. Un magistero che fece lui
un’autorevole coscienza critica per la Cultura siciliana.
Già nel novembre 2023, il valore sempre più prestigioso acquisito dal Premio aveva
portato i familiari a favorire la nascita un’associazione, presieduta da Filippo Donzuso, che
aveva trovato sede dell’associazione, nella sala del Conservatorio Bellini di Catania
dedicata al critico e in cui campeggia il suo ritratto, opera del pittore Salvo Russo.
La serata di gala della ventitreesima edizione è stata fissata per lunedì 16 dicembre alle
20.30 proprio nell’auditorium di quel Conservatorio in cui, in novembre, si era riunita la
Giuria, presieduta da Giuseppe Lazzaro Danzuso e con segretaria Vittoria Napoli, per
assegnare i riconoscimenti 2024 ai nomi di chiara fama, che interverranno al Gala ancora
una volta affidato alla conduzione di Marina Cosentino.
Sul palco, per ricevere i premi – realizzati dallo scultore dell’Accademia di Belle Arti di
Catania Pierluigi Portale su progetto grafico del direttore Gianni Latino – si alterneranno tra
talk e performance il mezzosoprano russo Anastasia Boldyreva, il cantautore catanese
Vincenzo Spampinato, l’attrice, autrice e regista teatrale Luana Rondinelli, l’attore e regista
Luigi Tabita il light designer Gaetano La Mela, la giornalista Maria Lombardo. Premiato
anche il videoclip del brano rap “Certe sostanze”, prodotto dall’etichetta discografica
Tomato Sauce Records.
Uno speciale riconoscimento, infine, andrà al Gruppo Teatro Maria Campagna, non più
esistente. Un tributo all’autrice e attrice scomparsa a quarant’anni nel 1978 dopo aver
fondato con il regista Nuccio Caudullo quel Teatro Gruppo, che si proponeva “di
contribuire alla presa di coscienza del popolo siciliano mediante la riscoperta e la
diffusione delle sue matrici storiche”, impiegando “le forme espressive dialettali”.
A ritirare il premio saranno alcuni di coloro i quali diedero vita alla Compagnia e per
ricordare Maria Campagna, Cinzia Caminiti Nicotra riproporrà un frammento dello
spettacolo da lei scritto con Salvina Campagna, sorella dell’attrice, rappresentato nel 2015
con il titolo “Un fiore per Maria”.
Oltre ai Premi Danzuso nel corso della serata saranno consegnate le borse di studio per
giovani meritevoli: quella del Lions che andrà a uno studente dell’Accademia di Belle Arti
etnea e quella del Soroptimist e della Cappellani ad allievi del Conservatorio Bellini.
GLI ENTI PROMOTORI
Subito dopo la sua scomparsa di Danzuso, nel dicembre 2000, nacque il Premio a lui
dedicato, su iniziativa del compianto Tony Maugeri, all’epoca presidente della Scam.
Un’iniziativa via via cresciuta anche grazie all’apporto della moglie del critico, Lina Polizzi,
recentemente scomparsa. E con il sostegno di importanti istituzioni, a cominciare dal
Comune di Catania, che da anni concede alla manifestazione il proprio patrocinio. Gli enti
promotori sono realtà eccellenti: il Teatro Massimo Bellini, lo Stabile di Catania, il Brancati
e il Teatro della Città, il Conservatorio Bellini, la citata Società Catanese Amici della
Musica, l’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, l’Accademia di Belle Arti etnea, il
Lions Catania Host, il Soroptimist, l’Assostampa e naturalmente La Sicilia, il giornale su
cui scriveva Danzuso, e il Quotidiano di Sicilia e la Fondazione Marilù Tregua.
Il Premio Domenico Danzuso ha altresì il sostegno dell’Azienda Vitivinicola Al-Cantàra.
DOMENICO DANZUSO
Nato il 4 febbraio del 1922 e scomparso il 3 dicembre del 2000, è stato per cinquant’anni
uno dei più stimatici critici italiani, insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui quelli
intitolati a Ennio Flaiano e Salvo Randone e la Lente d’oro. Danzuso ha inoltre firmato con
Giovanni Idonea alcuni tra i più importanti contributi sulla storia teatrale etnea, come il libro
“Musica, musicisti e teatri a Catania”. È stato anche docente di Storia dello spettacolo
dell’Accademia di Belle Arti, consigliere d’Amministrazione dell’Istituto Bellini, oggi
Conservatorio, proboviro dell’Assostampa, socio del Lions e della Scam.
L’ALBO D’ORO
Nell’albo d’oro del Premio Danzuso, tanti personaggi-simbolo del mondo dello spettacolo e
della cultura, da Pippo Baudo ad Andrea Camilleri, a Roberto Andò, alla gloriosa famiglia
teatrale Ferro-Carrara. E poi interpreti prestigiosi della prosa e del cinema, da Gabriele
Lavia a Mariano Rigillo, da Pino Micol a Vincenzo Pirrotta, da Luca Lazzareschi a
Sebastiano Lo Monaco, da Lucia Poli ad Anna Foglietta. E ancora i grandi interpreti della
nostra tradizione teatrale, da Leo Gullotta a Pippo Pattavina, da Tuccio Musumeci a
Marcello Perracchio, da Romano Bernardi e Alessandra Cacialli a Gilberto Idonea e
Nellina Laganà, da Mimmo Mignemi a Fulvio D’Angelo, da Guia Ielo ad Alessandra
Costanzo, da Graziana Maniscalco ad Egle Doria, da Gianpaolo Romania a Elaine
Bonsangue. E ancora da Gino Astorina a Barbara Giordano, senza contare personalità
che hanno segnato e segnano anche il cinema e la tv, come Luigi Lo Cascio, Donatella
Finocchiaro, Barbara Tabita, Giovanni Calcagno, Manuela Ventura e David Coco. E poi
scenografi come Roberto Laganà, Angela Gallaro e Antonino Viola, coreografi come
Silvana Lo Giudice, danzatori come Roberto Zappalà, premiato con la moglie Maria
Inguscio, pupari come i Fratelli Napoli, la cantattrice Anna Malvica, il regista Giuseppe
Dipasquale, il regista di spettacoli di marionette Alfredo Guglielmino, il regista Gianni
Scuto, l’attore, cantante, regista e autore Angelo Tosto e ancora la Scuola di Giocoleria di
Gammazita e il NeonTeatro, meravigliosa compagnia che si avvale anche di autori, attori,
cantanti diversamente abili. Tecnici come il decano dei light designer Franco Buzzanca.
Nomi altisonanti anche in campo musicale, per esempio i pianisti Francesco Nicolosi,
Giovanni Cultrera, Epifanio Comis, Ketty Teriaca, Giulia Gangi, Giuseppina Maria
Sangiorgio e Giuseppe Guarrera, il direttore d’orchestra Fabrizio Maria Carminati, ma
anche Nino Lombardo e Pippo Russo. E poi il violoncellista Wladimir Pavlov, il violinista
Vito Imperato, il flautista Giovanni Roselli, il pianista Alberto Ferro, il contrabbassista
Nicola Malagugini e la Junior Orchestra TVB. Tra i cantanti, i tenori Fabio Armiliato e
Danilo Formaggia, i bassi Simone Alaimo e Carlo Colombara, i baritoni Corrado Cappotta,
Francesco Verna, Omar Montanari e Graziano D’Urso. E poi i soprani Donata D’Annunzio
Lombardi, Micaela Carosi, Emilia Falcaru, Clara Polito, Laura Giordano, Serena Daolio e
Daniela Schillaci e i mezzosoprani José Maria Lo Monaco e Sonia Fortunato.
Lustro al premio hanno dato poi personaggi del mondo della cultura come il musicologo
Domenico De Meo, i critici Maricla Boggio, Giorgio Gualerzi, Italo Moscati, Aldo Mattina,
Emilia Costantini, Totò Rizzo, Carmelita Celi, gli operatori culturali Peppino Ortoleva e
Virgilio Piccari e lo storico del cinema Sebastiano Gesù. E Nerina Chiarenza, pittrice di
carretti siciliani, nonché Gianni Latino tra le maggiori personalità italiane del Graphic
Design.