ANTEPRIMA | IL SOLDATO SENZA NOME al Cinema Rosebud a Reggio Emilia Prima visione mercoledì 11 dicembre 2024 ore 21 Regia di Claudio Ripalti (Italia, 2024), 100′. Sarà presente Stefano Muroni, ideatore, sceneggiatore, produttore e attore protagonista del film assieme all’attrice di Reggio Emilia Roberta Bedogni. Fuggito dalle retrovie del fronte, il soldato semplice Ferruccio Mambrin si finge malato mentale pur di salvarsi dalla guerra. All’interno dell’ospedale manicomiale di Ferrara, il ragazzo subisce violente terapie psico-fisiche perché ritenuto un simulatore dal conservatore dottor Brighenti. Grazie alla visione innovativa del dottor Gaetano Boschi, Ferruccio viene trasferito, assieme ad altri soldati, a Villa del Seminario, luogo in cui viene curato attraverso le pionieristiche terapie del lavoro e il racconto della propria storia. Il film è stato girato in parte a Reggio Emilia. Organizzato nell’ambito di “Riusciranno i nostri eroi” di F.I.C.E. Emilia-Romagna |
Cast e Credits
con Stefano Muroni, Davide Paganini, Rosario Petix, Alessio Di Clemente, Veronica Baleani
Costo
8€; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori). Riduzioni valide dal lunedì al venerdì.
Informazioni aggiuntive
Anteprima
Critica
Il film racconta la storia di Ferruccio Mambrin, soldato semplice che durante la Prima Guerra Mondiale fugge dalle retrovie e si finge pazzo pur di salvarsi dal fronte. Una storia ispirata a fatti realmente accaduti e che accende un faro sul primo ospedale militare neurologico d’Europa, situato a Ferrara.
Un’immersione in una realtà dimenticata, dove scienza e sofferenza si intrecciavano in modi oggi difficili da accettare. Tra le mura dei manicomi militari della Grande Guerra uomini già spezzati dal fronte affrontavano pratiche che allora si credevano “terapeutiche” come la faradizzazione con scosse elettriche e i bagni gelati. Questi trattamenti, che oggi definiremmo inumani, raccontano non solo il dolore fisico e psicologico, ma anche un’epoca in cui la medicina cercava disperatamente di capire come affrontare l’invisibile: il trauma mentale.