7 vite per la libertà: i fratelli Cervi. A Bologna Accademia di Belle Arti

Martedì 17 dicembre, ore 11.00. Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Cerimonia di donazione delle stampe della Scuola di Grafica d’Arte dell'Accademia di Bologna all'Istituto Alcide Cervi. Dedicato alla memoria di Alcide Cervi e dei suoi sette figli martiri dell’antifascismo, l'evento si svolge all'interno di un più ampio progetto internazionale sul tema della libertà dal titolo Chiado, Carmo, Paris. 1974-2024

Annalisa Crupi

Martedì 17 dicembre alle ore 11, l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna ospiterà la cerimonia di donazione all’Istituto Alcide Cervi di Gattatico (Reggio Emilia) di un book di stampe eseguite da docenti e studenti del Triennio e del Bienno di Grafica d’Arte, nell’ambito del progetto 7 vite per la libertà: i fratelli Cervi

Alcide Cervi

A rappresentare l’Istituto, costituito nel 1972 e dedicato alla memoria di Alcide Cervi e dei suoi sette figli martiri dell’antifascismo, saranno la presidente Senatrice Albertina Soliani e la responsabile del museo Paola Varesi. Per l’Accademia di Bologna, interverranno il direttore Enrico Fornaroli e i docenti Maria Rita BentiniEvgenyia Hristova e Agim Sako
 L’avvenimento è il risultato di un accordo siglato tra l’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’Istituto Alcide Cervi nell’anno accademico 2023-24 nel quadro di un più ampio progetto internazionale sul tema della libertà dal titolo Chiado, Carmo, Paris. 1974-2024. Caminhos de Salgueiro Maia, facente capo alla Facoltà di Belle Arti dell’Università di Lisbona, in collaborazione con altre Accademie e Università europee ed extraeuropee, tra le quali, appunto, quella bolognese con epicentro la Scuola di Grafica d’Arte. Si tratta di una collaborazione in fieri nata nel 2020 grazie all’operosità dei docenti Evgeniya Hristova, Serena Pagnini e Agim Sako, che saranno presenti all’evento assieme alle docenti Chiara Guerzi Micla Petrelli che li hanno affiancati nelle fasi di ricerca del progetto. Oltre alla generale investigazione sulle tematiche della libertà, della consapevolezza e dell’impegno civile, cui si inserisce la vicenda tragica della famiglia Cervi, oggi più che mai attuali e colonne portanti della missione di studio ed educativa dell’Istituto Cervi, gli obiettivi principali del progetto sono le collaborazioni artistiche, gli scambi e confronti culturali tra le istituzioni partner, la conoscenza e l’esperienza di altre realtà da parte degli studenti, ma anche l’arricchimento dell’archivio museale delle rispettive istituzioni coinvolte, dal momento che ognuna di queste ha ricevuto una copia delle opere presenti nella mostra itinerante organizzata in diverse città europee. 

Eleonora Frontali, Radici in memoria della famiglia Cervi, acquaforte, ceramolle, puntasecca, 500 x 850 mm, 2023

Il book che sarà donato all’Istituto Alcide Cervi consiste in 30 opere, 16 delle quali sono state selezionate anche per la mostra itinerante e per il catalogo del progetto internazionale.
Le artiste e gli artisti coinvolti sono Alice Azzimondi, Arianna Baraldi, Beatrice Bianchi, Valentina Blundo, Irene Borgatti, Chiara Cambi, Chiara Cappellini, Alice Casetta, Christabel Chinaelo Nwalor, Ilaria Ciotti, Tommaso Fantini, Eleonora Frontali, Darshan Fuligna, Serena Gamberini, Giulia Giannoccolo, Evgeniya Hristova, Alex Iattarelli, Chiara Moscatelli, Serena Pagnini, Viola Pannacci, Alessia Prosdocimo, Krystal Rimondi, Luca Robotti, Tommaso Rolfo, Agim Sako, Vivian Tassone, Valentina Torricelli, Silvia Trulli, Ilaria Venturini, Chiara Zanolla.

 Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula MagnaVia delle Belle Arti, 54, Bologna
http://www.ababo.it

Contesto

Il 28 dicembre è l’anniversario della morte dei fratelli Cervi, figli dell’agricoltore Alcide Cervi, fucilati a Reggio Emilia nel 1943 come ritorsione per l’uccisione di un funzionario fascista.
Nel cimitero di Campegine riposano le spoglie di : Agostino, Aldo, Antenore, Ettore, Ferdinando, Gelindo e Ovidio, parte della Resistenza strenui oppositori del regime fascista, che li mandò a morte, assieme a Quarto Camurri, mediante fucilazione, il 28 dicembre del 1943, al Poligono di tiro di Reggio Emilia.

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