di Silvia Gambadoro
“La bellezza non è mai dimenticata dal tempo, ma diventa un’emozione che ritorna lungo la strada della vita”
Pierfranco Bruni ci guida in un viaggio fra sogno e memoria, simboli e legami che sfidano il tempo. In uscita a gennaio il libro di racconti edito da Pellegrini editore
Cosa accade quando un poeta scrive un libro di racconti per bambini? Il tempo si fa rarefatto e la vita dei personaggi si dilata all’infinito, passato e presente si congiungono e i sentimenti universali diventano protagonisti della storia. Incontriamo Il silenzio, il desiderio, la solitudine, la pazienza, per tramandare storie di tempi sospesi, metafisici, universali.
Pierfranco Bruni ci regala un’opera straordinariamente poetica e immaginativa con La Benatana, un libro che sembra trasportare il lettore in un universo parallelo fatto di sogni, simboli e nostalgia. Nonostante sia catalogato come libro per bambini, l’opera supera di gran lunga i confini di una semplice narrazione infantile, toccando temi universali come la memoria, la bellezza e l’incanto della fantasia.
L’uso della metafora arricchisce la narrazione, rendendo ogni episodio un quadro evocativo. I dialoghi sono profondi, spesso carichi di un doppio significato.
Il libro si snoda attraverso una serie di racconti interconnessi che hanno come protagonista Isoladalba, una bambina che incarna l’immaginazione e il legame tra generazioni. I racconti si muovono in ambientazioni evocative: castelli sul mare, giardini magici, e luoghi dove il tempo sembra sospeso. La forza narrativa di Bruni sta nella sua capacità di rendere tangibile l’immateriale, utilizzando la poesia e la metafora come mezzi per esplorare il rapporto tra passato e presente, tra sogno e realtà.
Lo stile di Pierfranco Bruni è intriso di lirismo. La prosa si avvicina spesso alla poesia, con immagini potenti che stimolano i sensi e la fantasia del lettore. I giochi di luce, i colori del mare, i dettagli dei paesaggi e le atmosfere rarefatte danno al libro un tocco di eternità. Immagini suggestive che stimolano l’immaginazione del lettore di ogni età. Le descrizioni di luoghi, oggetti e personaggi sono sempre carichi di una profondità simbolica che invita a riflettere. Tra i temi centrali del libro emergono:
- L’importanza della fantasia:attraverso i giochi e le storie di Isoladalba, il libro celebra la creatività come forma di resistenza al tempo e alla perdita.
- Il legame intergenerazionale:il dialogo tra Isoladalba, suo nonno e gli altri personaggi riflette un passaggio di saggezza e amore. Il nonno non è solo un narratore, ma anche un custode dei ricordi, un faro che guida Isoladalba nella scoperta del mondo.
- Il valore della memoria e del ricordo:come in molte opere di Bruni, la memoria personale e collettiva diventa il filo conduttore per comprendere il presente.
La Benatana è un libro che parla ai bambini ma che incanta anche gli adulti, offrendo diversi livelli di lettura. Per i più piccoli, rappresenta un viaggio nel regno dell’immaginazione; per gli adulti, è un’opera che invita a riflettere sul significato del tempo e della bellezza.
Con La Benatana, Pierfranco Bruni crea un ponte tra generazioni, un’opera che è al contempo una celebrazione dell’infanzia e una meditazione poetica sul senso della vita. Consigliato a chi ama perdersi nelle storie che fanno sognare e riflettere.
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Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:
• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;
• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;
• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.
Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.
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