Pierfranco Bruni
È tardi questa sera. Il vento ha radici di giovinezza e il paese è vuoto. Nella stanza sul mare è passata una vita. Ora si ascolta soltanto il rumore delle onde. Dalla balconata le palme fanno ombra. Ho raccontato gli amori dallo spazio di queste pareti. Ho attraversato Storie e poi storia. Bisogna dimenticare se si vogliono vivere altri viaggi. Io dimentico e ricomincio.
Una maga mi ha parlato di un amore finito nell’aurora del silenzio e mi ha detto:
“Vivi. Vivi sempre lasciando il passato alle ore che non ci sono più e non possono più ritornare. Non cercarti nel passato. Non cercarti in ciò che hai vissuto. Inventati sempre. A qualsiasi età ci sono magie. Non importa se sei diventato un collezionista di orologi. So che non sopportavi gli orologi perché gli anni ti hanno sempre fatto paura e nonostante ciò collezioni orologi. Smetti con gli orologi. Colleziona amori. È molto più bello. Non pensare che gli amori siano tutti uguali e le donne diano e chiedono sempre ciò che hai incontrato. Ci sono donne danzanti e donne cigno. Ci sono donne passione e donne che sanno amare con la profondità dell’anima amando anche il corpo. Ama e dimentica. Non legarti ad alcuna donna. Alla tua età non lo fare. Cambia donna e amore come se cambiassi vestiti. È terribile ciò che dico. Ma segui il tuo istinto. La tua voluttà. La sensualità. Seduci perché sedurre ti darà vita. Non fermarti. Non restare come vela in porto o come nave in àncora. Una cosa soltanto puoi ricordare: Quel che sei stato quando hai scritto i tuoi Ricordi di passi. Sei ancora quello.
Non è una contraddizione rispetto a ciò che ho detto prima. Allora amavi e dimenticavi. Erano altri giorni. Certo. Sei rimasto ancora quello che recitava la vita lungo i segni della luna. Non cercare di essere qualcun’altro. Vivi non per ricordare ma per ripartire sempre. Vivi per amare nella seduzione della bellezza”.
La maga? È un discorso da maga? O è soltanto una sfida. Forse è la sfida di un sogno o di un danzatore del deserto che non è riuscito a cancellare la sua ironia?
Sono diventato un collezionista di orologi. È vero. Sono stato un collezionista di bastoni, di cappelli, di occhiali. Ora dovrei essere un collezionista di amori?
La maga ancora:
“Cosa dici? Sei sempre stato un collezionista di amori altrimenti come avresti fatto a scrivere i tuoi romanzi, le tue poesie, i tuoi racconti… Non sostituirti a nulla. Resta nella seduzione e vivrai. Lascia stare il resto. Abbandona se non vuoi essere abbandonato. Scegli tu la tua solitudine. Non finire come Giacomo in un castello di ombre. Resta nell’aurora del tuo giardino e conquisterai tutto e tutti…”.
Continuo a non comprendere. È finzione? Continuo a non capire. Cosa mi vorrà far capire la maga? Qualcosa vorrà pur dirmi? Dalla balconata della mia grande casa osservo le palme con la rugiada del giorno in alba.
Non sono più nella stanza sul mare. Le rose qui hanno il blu della notte. Mi aggiro tra pile di libri e fogli sparsi.
Hanno bussato al portone. Chi sarà mai?
“Apri. Sono Fabienne. Finalmente ti ho rintracciato…”.
“Chi è Fabienne?”.
“Non si fugge da sé stessi…”.
Cosa vuol dire? La maga, Fabienne, io, il collezionista di orologi… Questa è follia… Ma no. Non si smetta mai di essere ciò che si è stati. Un cercatore di parole…
Ancora la maga:
“Ama fino in fondo e resta sempre sull’orlo del piacere perché vivere è non smettere di amare e amare è la bellezza della seduzione…”.
Fabienne… È Mistero? Il Segreto è Mistero.
Non chiedermi chi è Fabienne, caro lettore. So semplicemente che sa amare e ha lo sguardo di lontananze perdute e la sua carnalità ha sensazioni di allegria di un infinito gioco e la sua voce ha il rumore della pioggia sulle mie labbra e il suo seno ha la giovinezza dell’infinito…
Il resto è soltanto noia. Soprattutto alla mia età. Mi assento da tutto. Fabienne sarà una notte due tre e dopo altre Fabienne ancora … Per morire d’amore e per amare la vita.
Il collezionista di orologi abita la seduzione per vivere la bellezza degli amori per vivere di amanti oltre l’amore…
…..
Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:
• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;
• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;
• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.
Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.
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