Sgalambro, Zambrano e i filosofi del Novecento: verso una filosofia altra nell’opera ultima di Pierfranco Bruni

In un’epoca in cui la filosofia corre il rischio di diventare un sapere sterile e lontano dalla realtà, emerge oggi più che mai quanto il pensiero sia sempre un cammino da seguire mettendo in discussione sé stessi e le proprie convinzioni per un’autentica esperienza interiore di ricerca e di disvelamento. Per Marco Solfanelli Editore e il Ministero della Cultura "Verso una filosofia. Da Sgalambro a Zambrano". Con i contributi di Marilena Cavallo e Tonino Filomena, il volume fresco di stampa di Pierfranco Bruni

Il recentissimo corposo libro di Pierfranco Bruni: “Verso una filosofia. Da Sgalambro a Zambrano”,  Solfanelli Editore, pagine 280, elaborato per il Ministero della Cultura Comitato Nazionale Sgalambro, sulla filosofia e per la filosofia, segue un percorso asistematico che va da Maria Zambrano a Manlio Sgalambro per giungere, tra altri, a filosofi e antropologi come Ida Magli e Augusto Del Noce. Non mancano Masullo, Severino, Camus, Schopenhauer e Nietzsche.

Al volume di Pierfranco hanno collaborato per alcune sezioni Marilena Cavallo che, in pagine incisive sottolinea il ruolo di Maria Zambrano in Italia, e Tonino Filomena per il richiamo ai modelli tradizionalisti di impegno filosofico e storico,

Una domanda non usuale che riflette lo studio del lavoro è questa: Cosa facevano i filosofi greci nella vita quotidiana? A cosa pensavano? A cambiare il mondo o a interpretarlo? “Filosofare” era un mestiere? Era pericoloso? E se Socrate, Senofonte, Platone, Aristotele, Epicuro e Lucrezio fossero nostri contemporanei, discuterebbero di Genoma e di intelligenza artificiale? Quindi ha senso discutere oggi di filosofia? Perché “tediare” ancora i nostri ragazzi con la filosofia se poi i filosofi vengono considerati dei perditempo?

In un’epoca in cui la filosofia corre il rischio di diventare un sapere sterile e lontano dalla realtà, Verso una filosofia – da Sgalambro a Zambrano ci ricorda quanto il pensiero sia sempre un cammino, un percorso da intraprendere con onestà intellettuale e apertura emotiva. Sgalambro e Zambrano, in modi differenti ma complementari, ci invitano a pensare per cambiare, a riflettere per agire, a sentire per comprendere, superando le certezze del passato e accettando con coraggio la sfida del futuro ignoto, anche mettendo in discussione sé stessi e le proprie convinzioni.

In queste pagine non vi sono dunque risposte definitive o soluzioni preconfezionate e costruite ad hoc, ma, al contrario, si offrono gli strumenti per un’autentica esperienza interiore di ricerca e di disvelamento. Il rapporto tra Sgalambro e Zambrano è segnato da un viaggio che passa attraverso i concetti di fenomenologia e di metafisica. Entrambi affrontati con la presenza di molti autori che ne diventano testimoni.

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SCHEDA TECNICA

Pierfranco Bruni

VERSO UNA FILOSOFIA

DA SCALAMBRO A ZAMBRANO

Con scritti

di Marilena Cavallo e Tonino Filomena

[ISBN-978-88-3305-611-1]

Pagg. 280 – € 25,00

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Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:

• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;

• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;

• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.

Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.

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