ECHI DEL ‘900: LE COLLEZIONI DELLA FONDAZIONE BOTTARI LATTESE

La mostra "Echi del ‘900", dal 29 marzo all'11 maggio 2025 presso la Fondazione Bottari Lattes, esplora l'universo creativo di Mario Lattes con oltre quaranta opere significative. Curata da Armando Audoli, l'esposizione include incisioni, disegni e pitture di artisti come Modigliani e Utrillo, oltre a talenti piemontesi come Pinot Gallizio. Ingresso gratuito e laboratori didattici arricchiscono l'esperienza, sostenuta dalla Regione Piemonte. Un'occasione unica per immergersi nell'arte del ‘900.

In arrivo una mostra per raccontare l’universo creativo di Mario Lattes a partire dalla collezione personale dell’artista: da sabato 29 marzo fino all’11 maggio 2025 gli spazi espostivi della Fondazione Bottari Lattes proporranno al pubblico una selezione di oltre quaranta opere tre le più significative. Curata da Armando Audoli, la mostra Echi del ‘900 valorizza il corpus della Fondazione, composto dalla raccolta originaria di Lattes e dai lavori acquisiti da Caterina Bottari Lattes, che ha proseguito idealmente l’attività del marito, arricchendola con nuove opere secondo il proprio gusto personale e la propria sensibilità. 

Per Mario Lattes il collezionismo non fu esclusivamente un accumulo edonistico di oggetti di pregio, ma un completamento della sua attività artistica e intellettuale, una parte integrante del processo creativo. Non è un caso che i principali ambiti a cui si dedicò l’artista – l’incisione, il disegno, la pittura, costituiscano anche i nuclei più significativi di questa esposizione.

Una sezione della mostra è dedicata ad autori come gli italiani Luigi Bartolini e Mario Calandri, il francese Jean-Pierre Velly e il ceco Jiří Anderle, tra i migliori incisori del loro tempo: una presenza importante nella raccolta di Lattes, che racconta una precisa volontà collezionistica e non soltanto un procedere rapsodico; un analogo discorso vale anche per i disegni, tra cui appaiono tra gli altri fogli di Amedeo Modigliani, Osvaldo Licini, Fausto Melotti e Renzo Vespignani. 

Per quanto riguarda la sezione dedicata alla pittura, infine, questa comprende artisti di respiro internazionale come Maurice Utrillo, e allo stesso tempo grande risalto viene dato al nucleo dei piemontesi: Pinot Gallizio in primis, poi Piero Ruggeri, Sergio Saroni, Giacomo Soffiantino, Albino Galvano, Carlo Terzolo, Francesco Tabusso.

Durante l’intera durata della mostra, sono previsti laboratori didattici e visite guidatededicate alle scuole, così da offrire ai giovani del territorio e non solo l’opportunità di vivere e apprezzare da vicino l’arte del ‘900. La mostra sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 16,30; mentre sabato, domenica e nei giorni festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. L’ingresso è gratuito e non richiede prenotazione. 

La mostra Echi del ‘900: le collezioni della Fondazione Bottari Lattes è sostenuta dalla Regione Piemonte, con il patrocinio del Comune di Monforte e dell’Unione dei Comuni Colline di Langa e del Barolo.

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