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Pierfranco Bruni
Nell’inverno dell’anima i tuoi occhi navigano come in parole di immagini. Ti osservo mentre ti specchi nello specchio della stanza.
Ti sollevi i capelli e ti abbracci i seni con le mani. Il tuo ombretto è un filo tra le ciglia. La cipria sulle gote ha il colore del meriggio.
Sei bella.
Mi sorridi con una sottile ombra di malinconia.
Mi dico: La storia degli amanti vive come se lei e lui abitassero un porto di nebbie. Si amano per amore e mai stanno insieme per abitudine. C’è un prezzo da pagare al segreto e al mistero che avvolge, coinvolge e intreccia. Gli amanti sono destino e non soltanto una storia.
Mi prende una mano e mi sussurra: “Usciamo in balcone a vedere il mare? Qui è tutto meraviglioso e sono anni che abbiamo visto ogni cangiare di tramonti, di crepuscoli e anche di mattini”.
Rispondo tenendola per mano e a volte baciandola: “Vero. Ci pensi? Sono anni lunghi che abitiamo queste stanze sul mare e abbiamo vissuto di tutto ma è la bellezza che caratterizza il nostro essere qui e ci rende vivi. Io mi sento vivo qui con te. Eppure io ero ancora giovane e tu una ragazza. Come passa il tempo. È allegria e strette alla gola questo spazio. In questo spazio si incontra il tempo, abbiamo incontrato il tempo…”.
Ci sono profumi e sensualità. A volte resto in contemplazione segnandoti con un dito la schiena. Pianure e rette. Ti scendo con tutta la mano dalla testa ai talloni. La tua nudità è fascino. Dormirei sul tuo petto per poter cogliere ogni battito del cuore e percepire tutte le emozioni possibili da una aritmia e dalla debolezza di un battito stesso. Sei fisicità nel pieno della tua femminilità e tra i momenti di dolcezza e di buio facciamo l’amore.
Ci sono periodi che non si ha la possibilità di incontrarci per giorni. Poi arrivano quelle ore e siamo irresistibili. Ma tu sei sempre irresistibile. Anche quando siamo di fronte al mare e restiamo a volte in auto, nei nostri luoghi, a discutere confrontandoci al di là del bene e del male. È carezzevole ascoltarci.
Perché scrivo ciò? Perché non riesco a scrivere ancora un romanzo intero su di noi. Allora mi avvalgo di frammenti e ricucio immagini e immaginario per cercare di costruire un viaggio. Quel viaggio tra un verde luna e un respiro che riporta la passione di noi amanti. Scrivo per restare fedele a questo nostro destino. Forse qualsiasi romanzo che vedrebbe te e io protagonisti oggi sarebbe incompiuto. Anche se la incompiutezza è il mio mestiere di scrivere questo destino voglio viverlo fino in fondo. Gli amori si raccontano quando diventano ricordo? E tu non sei un ricordo.
Siamo ancora nella stanza. Sorseggiamo un caffè seduti su un tavolino rotondo con due sedie in balcone. Il vento è il soffio del crepuscolo. In lontananza ci sono orizzonti. Mare in distanze lineare e colline spostate a destra. Il paesaggio ha palme come quelle del mio giardino e il rumore delle onde sembra un fruscio sulla riva.
Rientriamo. Le tue labbra hanno il velluto delle rose blu. Hai slip in trasparenza. In ragnatela di carne. Hai lo splendore delle dee greche. Ma sei di più. So che non siamo immortali. Noi mortali in un amore immortale.
Ancora ti accarezzo i fianchi. Ancora. Sei il limite che rompe ogni attesa. Sei anche l’attesa che supera ogni limite.
Tiri la tenda e lasci uno spigolo di luce. Uno spicchio di mare dallo spigolo di luce. Fare l’amore con il mare che ha una leggera voce ha del sublime l’incanto.
Forse domani sarà un’altra giornata ancora.
La vita degli amanti è un labirinto. Viverlo con il sorriso è amarsi nella vita. Donna che guardi il mare…
…
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Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:
• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;
• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;
• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.
Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.
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