Pierfranco Bruni a Taurianova Capitale italiana Città del Libro ’24: in anteprima nazionale la silloge poetica giovanile

A cinquant’anni della placchette per le stampe di Luigi Pellegrini Editore. In una nuova veste grafica la medesima casa editrice ripropone il volume, omaggiando il viaggio metafisico letterario ancor oggi in fieri, di Pierfranco Bruni. 26 febbraio 2025 a Taurianova (RC) incontro con l'autore

Marilena Cavallo

Un libro molto suggestivo. A 50 anni dalla prima pubblicazione Pierfranco Bruni ripubblica il suo “Ritagli di tempo… Ricordi di passi…”. Lo stesso editore di cinquant’anni fa. Il primo libro per testimoniare che Pierfranco Bruni nasce come poeta e nasce nella poesia. Un bel omaggio fatto dall’editore Pellegrini.
Ieri il padre Luigi. Oggi il figlio Walter che nella nota introduttiva ricorda proprio quando Pierfranco ventenne si presentò con un plico di fogli dattiloscritti a Cosenza con la volontà di dare un corpus editoriale alle sue prime poesie o versi sparpagliati sui quali aveva lavorato da quando aveva diciassette anni.

Luigi Pellegrini raccolse in una placchette quelle poesie. Oggi il figlio Walter ripubblicato quel gruppo di versi verdi dando una veste tipografica magnifica e arricchendo il tutto con una poesia addirittura del 1966 e un rifacimento di quelli del 1975 e alcune poesie degli ultimi anni comprendondo qualcuna anche del 2025. Una bella operazione che porta in copertina una foto del Pierfranco diciannovenne.
Temi e percorsi che hanno cimentato una base proprio in quegli anni di ricerca linguistica mostrando un monolitico viaggio in un modello che supera la temperie semi ermetica e si imposta su una impalcatura quasi lorchiana in parte e preventiana. L’amore e la misura del tempo sono le coordinate che hanno sempre accompagnato la poetica bruniana e se si compara questo testo all’ultimo di poesia, il poderoso “In percezioni di sorriso” (circa 400 pagine pubblicato da Tabula Fati) ci si rende conto pur in una innovazione di fatto una continuità di valenze che sono state sempre al centro di un itinerario il cui senso resta quello omerico e in particolare quello del costante ulissismo.
Si sono aggiunti come vertici apicali del fare poetico la visione dell’isola e del porto e la dimensione onirico-simbolica. Un dare un orizzonte al concetto di mare e di orizzonte anche se la semantica non può che riportare a un Ritagli di tempo. Un mosaico abbastanza definito che cede la voce non più a un ragazzo ma a un uomo maturo che ha attraversato diverse esperienze culturali.
Il libro ” Ricordi di passi di segni sulla sabbia sulle onde… Fili di luna di stelle di vento… Ritagli di tempo…” Pellegrini Editore, verrà presentato in anteprima nazionale nella sede prestigiosa della Biblioteca Rende della Capitale Italiana del Libro, ovvero nella città di Taurianova il 26 febbraio prossimo.

Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:

• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;

• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;

• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.

Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.

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