Not Only Cultural Bonds between Italy and Ireland. L’ultimo libro di Enzo Farinella

Non solo legami culturali tra Italia e Irlanda. La traduzione italiana del volume edito da Amazon intorno alle affinità caratterizzanti tra le due Nazioni. Una empatia culturale impressa anche in quest'ultimo lavoro dallo studioso siciliano Enzo Farinella, trasferitosi in Terra irlandese da oltre cinquant'anni

Amazon ha appena pubbicato l’ultimo libro di Enzo Farinella, dal titolo inglese “Not Only Cultural Bonds between Italy and Ireland” ­­– Non solo legami culturali tra l’Italia e l’Irlanda – conuna guida agli itinerari italiani in Irlanda e a quelli irlandesi in Italia.
Anche questo volume restituisce una conoscenza profonda tra i due Paesi impressa dallo  studioso siciliano Enzo Farinella, trasferitosi in Terra irlandese da oltre cinquant’anni.

Abbazia di Bobbio fu uno dei più importanti centri monastici d’Europa, l’ultimo fondato in Italia da san Colombano nel 614 a Bobbio, in provincia di Piacenza

I legami tra Italia e Irlanda sono ottimi.  “Tutto è tranquillo”, ha detto l’ex Primo Ministro irlandese John Bruton, salutando il Presidente italiano Oscar Luigi Scalfaro a Dublino in visita al Presidente della Repubblica in Irlanda (3 – 4 aprile 1995). “La nostra collaborazione all’interno dell’Unione Europea ci ha portati molto più vicini per affrontare le sfide europee”.  E il Presidente Scalfaro ha sottolineato come le due nazioni, italiana e irlandese, siano vicine, condividendo una storia di sofferenze. “Ho sempre ammirato il prezzo pagato dall’Irlanda per ottenere la sua libertà. La nostra amicizia è profonda. La fede nell’Europa è comune.  Per questo trovarsi con voi è stato di grande conforto, perchè l’Europa ha bisogno di persone come voi e come noi, che credono”.

L’Italia ha sempre accolto positivamente mosse verso la pace nell’isola ibernica. Dopo la firma del Trattato Anglo-Irlandese del 1985, il Governo italiano “ha ricevuto con profonda soddisfazione l’annuncio che Regno Unito e Repubblica d’Irlanda hanno raggiunto un accordo, che si può definire storico, destinato a porre fine al conflitto, che per tanto tempo ha coinvolto due nazioni alle quali l’Italia è legata con vincoli d’amicizia e cooperazione. La soluzione del conflitto nell’Irlanda del Nord rimuove un motivo di frizione non solo all’interno della Comunità Europea ma dell’intera comunità mondiale e aiuta così a rinforzare le precondizioni di pace, stabilità e comprensione tra i popoli, che sono alla base dei principi della politica internazionale dell’Italia”.

Il conflitto nordirlandese (in inglese The Troubles; in irlandese Na Trioblóidí, ovvero “I disordini” fu una guerra settaria che si svolse tra la fine degli anni sessanta e la fine degli anni novanta in Irlanda del Nord (1968-1998).

Si scontrarono la comunità cattolica, legata alle idee nazionaliste e repubblicane, e i protestanti dell’Ulster, che si identificavano nell’unionismo o nel lealismo.

Purtroppo questo conflitto, malgrado gli anni trascorsi non è stato ancora del tutto risolto. Le divisioni tra i due schieramenti non sono finite. Ma i principi enunciati, che invocano dialogo e trattative democratiche, rimangono come l’unica via risolutiva”.

Culturalmente c’è sempre stata una particolare affinità tra le due nazioni e gli uomini dell’una hanno influito in molti modi su quelli dell’altra. E’ risaputo che Dante, la cui “Divina Commedia” riproduce visioni dell’al-di-là, promosse da monaci irlandesi quali Fursey, Adomnán e Marcus, ha esercitato un suo fascino su molti autori irlandesi fino a Seamus Heaney, Premio Nobel per la letteratura e W.B.Yeats.

La creazione di un Istituto Italiano di Cultura a Dublino, nel 1954, con lo scopo di promuovere opportunità di incontri e di mutua comprensione. “L’Irlanda e Dublino sarebbero più poveri senza di esso” ha detto il Ministro della Pubblica Istruzione irlandese, Patrick J. Hillery, nel decennale della sua fondazione.

Cristoforo Colombo, che partì da Galway alla scoperta del Nuovo Mondo; Guglielmo Marconi, profondamente arroccato al suolo irlandese, con la madre e la moglie ambedue irlandesi, figurano tra i protagonisti italiani di questa lunga catena di amichevoli relazioni. I suoi primi collegamenti transatlantici, via radio, ebbero luogo a Valencia Island; Carlo M. Bianconi, che organizzò il sistema irlandese dei trasporti: solo per citarne alcuni.

Da parte irlandese, Wiliam B. Yeats, J. Joyce, R. Mallett, S. Colombano di Bobbio e centinaia di monaci, impegnati nel re-introdurre cultura e valori in Italia ed Europa, eccelsero. Robert Schumann, uno dei fondatori della nuova Europa, insieme ad Alcide De Gasperi e Konrad Adenauer, chiamò il Santo irlandese “il Protettore di quanti lavorano per un’Europa Unita”.

Gli italiani si sentono benvenuti in Irlanda. “Non mi pare di trovarmi in una terra straniera qui, ma in una specie di seconda patria”, ha dichiarato l’Ex Presidente italiano, Francesco Cossiga, durante la sua visita presidenziale in questa nazione amica.

Compassione ed empatia, generosità e solidarietà, legami emozionali tra Italia e Irlanda sono stati anche evidenti in varie occasioni.

Nel 1580, 700 soldati italiani, mandati dal Papa Gregorio XIII ad aiutare i cattolici irlandesi sotto il giogo delle severe “Leggi Penali” inglesi, vennero trucidati senza pietà dalle truppe inglesi a Dùn an Oir, vicino Smerwick, nel famoso Ring of Kerry.

Il 2 luglio 1940, 446 italiani, rastrellati in Inghilterra, morirono nell’affomdamento del SS Arandora Star nell’Oceano Atlantico. Di questi 19 ricevettero una dignitosa sepoltura in Irlanda.

Un venerdì del 1960, un DC8 Alitalia si schiantò nei pressi del Cimitero di Clonloghan nella Contea di Clare, dopo il suo decollo da Shannon per New York. 23 passeggeri e 11 membri dell’equipaggio perirono e l’Irlanda si occupò delle loro esequie.

In altri settori, molti artisti, pittori, scultori, arichitetti, musicisti, restauratori arricchirono le relazioni italo-irlandesi.

Alessandro Galilei, che costruì la facciata di S. Giovanni in Laterano a Roma, eresse Castletown House a Cellbridge nella Contea di Kildare, ancora oggi una delle case georgiane più belle d’Irlanda.

Cantanti d’opera come John McCormick e Margaret Burke-Sheridan studiarono e si esibirono in Italia e gemellaggi tra cittadine italiane ed irlandesi si sono distinte nelle relazioni tra le due Nazioni.

Siamo sicuri che oriundi italiani ed irlandesi lo apprezzeranno.

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Enzo Farinella, nato a Gangi in Sicilia, è sposato con Barbara; ha quattro figli: Santina, Gioacchino, Aisling ed Enzino Làszlò; e sei nipoti: James, Giulia, Franca, Skye, Olive-Elisa e Willow. Già docente di Antropologia filosofica nell’Università di Dublino, saggista e giornalista, ha collaborato con Radio Vaticana ed ANSA dall’Irlanda. Messaggero di Pace per le Nazioni Unite, Cavaliere della Repubblica Italiana, Priore d’Irlanda per l’Ordine Capitolare dei Cavalieri della Concordia, Membro dell’Accademia Zelantea, referente a Dublino dell’Associazione di Volontariato: I Cittadini contro le mafie e la corruzione. Plurilaureato, è stato per 20 anni Addetto Culturale presso l’Istituto Italiano di Cultura di Dublino dove vive da oltre cinquant’anni.

Molte le sue conferenze sui legami tra Italia e Irlanda e in particolare sul lavoro dei monaci irlandesi nelle varie nazioni europee in Europa e in USA.

Alcuni dei suoi volumi

:EBooks:Dall’Atlantico al Mediterraneo, Appstore Apple “New Life Book”,2015.At the Roots of the History of Europe: Amazon, 2017Italy and Ireland – Two Stars under the Sky of Europe –, Amazon, 2020Under the Sky of the ‘Fair’ Islands – Irish Pilgrims in Britain and Europe, Amazon, 2020In the Land of Tulips – Irish Pilgrims in Benelux and Europe, Amazon, 2020

Born in Ireland, Lit up Austria, Irish monks and Pilgrims in Europe and Austria, Amazon 2021Time for Action – Bonds between Italy and Ireland, Amazon 2021.Born in Ireland, Lit up Switzerland – Irish monks in Europe and Switzrtland, Amazon, 2021.Born in the Emerald Ireland, Lit up the Black Forest – Irish Pilgrims in Europe and Germany, Amazon 2022.

Enzofarinella@gmail.com

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