
di Micol Bruni
Sabato, 29 marzo 2025. Il libro per Solfanelli Editore fa tappa in Puglia a Locorotondo (Bari). A presentare con l’autore “Camus in solitudine d’esilio” Cinzia Cofano e Piero Russano. Modera Roberto Russano. Con Albert Camus e altri filosofi un viaggio dentro e fuori l’isola di Pierfranco Bruni* .

“Albert Camus (Mondovi, 7 novembre 1913 – Villeblevin, 4 gennaio 1960) è stato un punto di riferimento già dai primi anni liceali. Ricordo che in primo liceo lessi Il mito di Sisifo. Si legava alle letture di quegli anni: Kafka, Brasillach, Casanova, Pavese, Prevert, Lorca. Poi sono arrivati d’Annunzio Mann Musil Dostoevskij. Successivamente Maria Zambrano Pirandello Alvaro e la cultura degli Orienti. A quegli sono rimasto legatissimo. Sono ritornati questi autori.

Mi fanno compagnia. Mi abitano l’isola. Camus come Pavese non sono mai andati via e tanto meno si sono riposati tra le mie vie. Camus è la rivolta e mai la rivoluzione. Pavese è il mito e non il reale. Zambrano è il ritorno. In loro ho ritrovato Ulisse e Enea. Il Vangelo e il Corano, Budda e I Capi dei Nativi. Un camminamento che non smette di viaggiare…” (Pierfranco Bruni)
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Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:
• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;
• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;
• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.
Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.
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