Ecco, per Graphofeel Suite Rock, ‘Il prog tra passato e futuro’ di Athos Enrile e Oliviero Lacagnina. Il saggio si propone di raccontare la storia di un particolare genere musicale – quello denominato prog – che ha avuto un’enorme visibilità concentrata in un ridottissimo spazio temporale, ma ha raggiunto l’immortalità in virtù di una proposta basata sull’estrema qualità e caratterizzata da una grande libertà espressiva. Così in un comunicato stampa Graphofeel.
Gli autori, forti della convinzione che la musica progressiva sia ‘cibo per la mente’- spiega la nota- hanno voglia di provare a incuriosire e stimolare il lettore che si affaccia senza pregiudizi al genere prog, utilizzando un percorso a metà strada tra la didattica e l’esperienza diretta dei protagonisti. Il libro diventa così un contenitore di notizie e suggestioni adatto a tutte le età.
“Il Prog ha assunto un ruolo immortale- spiegano gli autori- ma il suo momento d’oro si può riassumere in un minuscolo spazio temporale, un lustro, quello di inizio anni ’70. Fortunatamente il movimento non si è mai arrestato, l’interesse è riemerso in tempi recenti ed esiste una nuova generazione di musicisti e appassionati che prosegue il percorso. Partendo dagli albori del rock e da un anno preciso – il 1969 – abbiamo ripercorso la storia, occupandoci di aspetti sociali, di eventi particolari, di costume, dando suggerimenti a chi vuole spingersi nell’esercizio della critica musicale, ricordando il rito del vinile, evidenziando il collegamento tra ‘sostanze’ e musica. L’ obiettivo- concludono- era quello di rivolgerci ai giovani, dando loro i mezzi per potersi avvicinare al genere per poi provare successivamente ad approfondire in modo autonomo”.