Immagine: La tomba originale di Gesù
di Redazione
A Gerusalemme, il 31 ottobre scorso è stata riaperta, per la prima volta in oltre due secoli, la tomba di Gesù, il luogo in cui – secondo la tradizione – è stato deposto il corpo dopo la Crocifissione. La lastra sepolcrale è rimasta rimossa per tre giorni, durante i lavori di restauro in atto all’interno della Basilica del Santo Sepolcro.
Padre Samuel Aghoya, responsabile armeno del luogo santo, parla di evento “eccezionale” perché l’ultima apertura risaliva al 1810. E, andando indietro nel tempo, vi sarebbe stato solo un ulteriore precedente nel 1555. Per ricercatori, archeologi ed esperti si tratta di un evento storico, atteso da decenni. Lo studio dell’Edicola del Santo Sepolcro e del letto di roccia permette infatti di riscoprire “la forma originaria” del sepolcro e cogliere “l’identità” di quello che è considerato “ilsito più sacro della cristianità”.
Fredrik Hiebert, archeologo della National Geographic Society, conferma la sorpresa degli esperti che “rimossa la lastra di marmo” hanno trovato “al di sotto una grande quantità di materiale di riempimento”. L’esperto aggiunge che “servirà del tempo per portare a termine tutti i rilevamenti scientifici”, ma alla fine “saremo in grado di osservare la superficie originale di roccia su cui, secondo la tradizione, fu deposto il corpo del Cristo morto”. I lavori di restauro alla Basilica del Santo Sepolcro si dovrebbero concludere entro la fine di marzo 2017, alla vigilia delle celebrazioni per la Pasqua.