Messina, 19 gennaio 2019– Negli ultimi 100 anni si è verificato un aumento globale della temperatura media della superficie terrestre di 0,85° e si sono innalzati il livello dei mari e la temperatura degli oceani; sono aumentati l’acidificazione degli oceani, gli eventi climatici estremi e le alterazioni nei cicli vitali delle specie vegetali e animali. Secondo l‘IPCC- Intergovernmental Panel on Climate Change – entro la fine del secolo, in mancanza di limitazioni delle emissioni di gas serra, la temperatura media è destinata ad aumentare fino ad oltre 4 gradi, ma già con un aumento di 2 gradi si prevedono gravissime conseguenze ambientali e sociali. Di questo si parlerà il 21 gennaio alle ore 16 alla libreria Colosi di via Centonze a Messina che ospiterà l’incontro “Food for change – il cibo che scegli può salvare il pianeta” promosso dal Comitato della Condotta Slow Food Valdemone.
Slow Food, associazione internazionale non profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo, in armonia con ambiente, ecosistemi e con le tradizioni dei territori, attiva in 150 Paesi del mondo per la promozione di un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti, ritiene che la produzione del cibo rappresenti una delle cause dei cambiamenti climatici. La modifica sostanziale dell’attuale sistema di produzione agroalimentare globale potrebbe diventare però una delle soluzioni in grado di combattere il cambiamento climatico.
Da uno studio realizzato da Slow Food insieme al prezioso supporto scientifico di Indaco2, spin-off dell’Università di Siena che dal 2013 svolge analisi su alcuni prodotti per misurare, con parametri scientifici universalmente accettati e applicati, il loro carbon footprint e, di conseguenza, il loro impatto sull’ambiente, si apre un nuovo punto di vista che evidenzia in maniera chiara e misurabile quanta differenza faccia la scelta di un sistema produttivo rispetto a un altro.
Saranno questi i topic al centro del confronto di lunedì prossimo durante il quale in linea con le direttive nazionali e regionali si discuterà sulle soluzioni per contrastare le variazioni climatiche. A moderare l’incontro, il referente ambiente di Slow Food Sicilia Francesco Cancellieri in collegamento con Paolo Pileri del Politecnico di Milano e componente del CER Lombardia di Slow Food, con Aurelio Angelini dell’Università di Palermo, direttore della Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia. Parteciperanno: Vincenzo Piccione del comitato tecnico scientifico dell’Istituto di Ricerca, Sviluppo e Sperimentazione sull’Ambiente ed il Territorio (IRSSAT), Marta Ragonese referente Area Salute di Slow Food Sicilia. Saro Gugliotta portavoce di Slow Food Sicilia, chiuderà l’appuntamento alla presenza dei referenti InFEA di ARPA Sicilia ST Messina, Domenica Lucchesi, e Giuseppe Cacciola della Città Metropolitana che insieme al Comune di Messina, rappresentato dall’assessore all’Ambiente Dafne Musolino, patrocinano l’incontro.