Bologna, 22 aprile 2022 – In occasione della 52a edizione della Giornata Mondiale della Terra, che quest’anno è intitolata “Invest in our planet” per sottolineare l’importanza della tutela delle risorse naturali, FederBio rimarca la necessità e l’urgenza di puntare con decisione sulla transazione agroecologica.
La crisi alimentare mostra con chiarezza quanto il modello dell’agricoltura industriale, basato sulla forzatura del ciclo di produzione, sia superato anche per gli effetti devastanti che ha prodotto in termini di perdita della fertilità del suolo e della biodiversità, distruzione degli ecosistemi e forti impatti sul clima.
Il metodo biologico, poiché non utilizza pesticidi e sostanze chimiche di sintesi e si basa sulla circolarità e sul riciclo dei materiali e della sostanza organica, è in grado di tutelare la fertilità del terreno, contrastare i cambiamenti climatici e difendere la biodiversità, fondamentale per il mantenimento della vita sul pianeta.
“Quello che sta succedendo a livello globale conferma che la Terra non è più in grado di sostenere queste dinamiche. Non c’è più tempo. Le crisi interconnesse ambientale, alimentare ed energetica, che hanno ripercussioni in tutto il mondo, evidenziano ancora una volta tutti i limiti del modello produttivo industriale sia sul piano ambientale che su quello economico e sociale. L’impennarsi del costo di pesticidi e concimi chimici che rischia di strangolare le imprese agricole conferma, infatti, quanto sia necessario ripensare il nostro sistema di produzione per renderlo più indipendente da input esterni e più resiliente.
Occorre investire sulla conversione al biologico, in grado di contrastare la deriva climatica e proteggere la salute dell’uomo e dell’ambiente rispondendo alle esigenze del presente senza compromettere la possibilità di soddisfare i bisogni delle generazioni future. La transizione agroecologica è l’unica soluzione che salvaguarda la terra garantendo la fruizione dei servizi ecosistemici indispensabili per un’agricoltura sana per l’uomo e l’ambiente”, sottolinea Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio.
Photo by Noah Buscher on Unsplash