Roma, 16 febbraio 2022 – Il Senato spegnerà le luci di Palazzo Madama, lo stesso accadrà a Torino per il Palazzo del Valentino, a Venezia per la Basilica di San Marco, a Macerata per l’arena sferisterio, a Sarteano in provincia di Siena per le luci del Castello. Tutta Italia oggi si illuminerà di meno tra le 19.00 e le 20.00 e in alcuni casi per tutta la notte.
Non si contano infatti le adesioni all’iniziativa lanciata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar nell’ormai lontano 2005. Iniziata quasi per scherzo, l’iniziativa M’illumino di meno è diventata un appuntamento imperdibile per tutti coloro che sono impegnati nel contenimento dei consumi energetici, un giornata durante la quale siamo chiamati a contribuire e a testimoniare il nostro impegno, anche con iniziative scanzonate come l’oramai celebre decalogo di M’illumino di meno: “Yes we spegn”, “Il contatore è mio e me lo gestisco io”, “Rottama lo spreco” o “Liberté, égalité, risparmieté”.
L’appuntamento annuale coincide da qualche tempo con il 16 febbraio, una data che indica la Giornata nazionale del risparmio energetico e degli Stili di Vita Sostenibili istituita nel 2022 e che quest’anno è dedicata al fenomeno delle comunità energetiche.
Cosa sono le comunità energetiche
Quasi tutte le aziende di utenze elettriche propongono modelli di comunità energetiche, ovvero un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole/medie imprese che decidono di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale. I primi tentativi di autoproduzione e autoconsumo energetico risalgono all’inizio degli anni 2000 e molto hanno a che fare con il movimento della sharing economy, l’economia basata sulla collaborazione.
L’edizione 2023 di M’Illumino di Meno punta al fenomeno crescente delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) , che utilizzano cioè fonti di energia alternative, introdotte nel nostro ordinamento dal Decreto Milleproroghe 162/2019 che ha così recepito la Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE) sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili.
Secondo il Rapporto di Legambiente, a maggio 2022 le Comunità Energetiche presenti in Italia erano 35, 41 ancora in fase di progettazione e 24 in via di costituzione, per un totale di 100 Energy Community principalmente in Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia.
ENEA e il progetto replicabile
Per sostenere la nascita di nuove CER, ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile- ha preparato il primo modello italiano di Comunità Energetica Rinnovabile (CER), un vero e proprio distretto urbano in grado di produrre e condividere energia ed erogare servizi ai cittadini.
I dettagli sono contenuti nella pubblicazione open access Transizioni Urbane Sostenibili, che raccoglie prodotti, soluzioni e tecnologie sviluppate dall’Agenzia nel settore delle smart city.
“Nel volume sono descritti gli strumenti tecnologici sviluppati dall’ENEA per la fornitura di soluzioni in grado di creare un ecosistema energetico intelligente e interattivo, dove lo sfruttamento dell’energia da fonti, non solo rinnovabili, può essere condiviso mettendo in relazione i differenti aspetti energetici, ambientali, sociali, tecnologici ed economici”, spiegano le autrici della pubblicazione Paola Clerici Maestosi e Claudia Meloni, ricercatrici ENEA della Divisione Smart energy. “Non si tratta più di ‘semplici’ comunità energetiche ma di veri e propri distretti urbani impegnati nella gestione delle risorse locali, nell’uso consapevole delle risorse, in grado di programmare e ottimizzare l’uso di energia in base all’offerta e alla domanda specifica e scambiare il surplus prodotto con le realtà vicine”.
Nel dettaglio, il modello ENEA consiste in una piattaforma in grado di fornire: valutazioni di tipo energetico, economico e finanziario delle CER o di gruppi di autoconsumo di energia rinnovabile; monitoraggio dei consumi di energia; strumenti di gestione e valorizzazione dei comportamenti virtuosi. I dati raccolti tramite sensori installati presso gli utenti finali e le informazioni provenienti da distributori e venditori di energia consentono di identificare i profili di consumo più efficienti. Inoltre, un servizio di scambio di beni e servizi darà ai cittadini la possibilità di sfruttare risorse locali in ottica di sharing economy e riduzione dell’impatto ambientale, passando dalla logica del possesso a quella dell’uso.
Inoltre, per favorire lo sviluppo di nuove CER, ENEA ha sviluppato RECON, uno strumento di valutazione disponibile online, che consente di effettuare analisi preliminari di tipo energetico, economico e finanziario in ambito residenziale. Sulla base di semplici informazioni come consumi elettrici e caratteristiche degli impianti, RECON stima resa energetica, impatto ambientale, autoconsumo, condivisione dell’energia e flussi di cassa. Finora lo hanno adottato oltre 3mila utenti, tra cui università e operatori del settore energetico.
Il decalogo di M’illumino di meno 2023
1-Spegni e fai spegnere le luci di casa tua, del tuo ufficio, del tuo condominio e del tuo comune.
2-Prepara una cena antispreco in famiglia o nel tuo ristorante: con ricette svuota-frigo, alimenti a basso impatto ambientale, pasta cotta a fuoco spento (alla “Parisi”, per intenderci!).
3-Rinuncia all’auto: cammina, pedala, usa i mezzi pubblici o la mobilità condivisa.
4-Organizza un’attività di sensibilizzazione sui temi dell’efficienza energetica e del cambiamento climatico: parlane con i tuoi studenti, con i colleghi, con i clienti…
5-Pianta alberi, piantine, fiori.
6-Metti in circolo gli oggetti che non usi più, per esempio con uno swap party.
7-Condividi per risparmiare: il viaggio in auto, il wi-fi…
8-Organizza un evento non energivoro: un concerto in acustico, uno spettacolo alimentato dalle pedalate del pubblico, una partita al buio, una serata di osservazione astronomica.
9-Fai un gesto sostenibile per l’ambiente in cui abiti o lavori: sbrina il frigorifero, applica il rompigetto ai rubinetti, installa una casetta per i pipistrelli…
10-Indossa un maglione pesante e abbassa il riscaldamento!
Foto di Mamun Srizon su Unsplash