di Francesco Mazzarella
Negli ultimi anni, la crisi climatica ha spinto numerosi settori a riflettere sul proprio impatto ambientale, e l’industria musicale non fa eccezione. La musica, uno dei più potenti mezzi di comunicazione e intrattenimento, si è trovata al centro di un dibattito su come ridurre l’impronta ecologica di concerti, festival e tournée. Tra i pionieri di questo movimento, i Coldplay hanno assunto un ruolo di leadership, ma non sono soli: molti artisti e organizzatori di eventi musicali stanno adottando pratiche più sostenibili, contribuendo a una nuova visione della musica “green”.
L’Impatto Ambientale dell’Industria Musicale
L’industria musicale, soprattutto in relazione ai concerti e alle tournée, produce una significativa quantità di emissioni di CO2 e rifiuti. Gli spettacoli dal vivo richiedono enormi quantità di energia per alimentare luci, audio e scenografie, mentre i trasporti di artisti, tecnici e fan generano un’enorme impronta di carbonio. I festival, in particolare, sono tra gli eventi con maggiori criticità ambientali, sia per la produzione di rifiuti (spesso plastica monouso), sia per la necessità di infrastrutture temporanee che consumano energia e risorse.
Secondo alcune stime, un singolo festival musicale può generare fino a 500 tonnellate di rifiuti solidi e migliaia di tonnellate di CO2, rendendo chiara la necessità di un cambiamento radicale nel settore. È in questo contesto che artisti come i Coldplay e altri hanno deciso di farsi promotori di un approccio più sostenibile, cercando di ridurre l’impatto delle loro attività.
I Coldplay e il Tour Green di Music of the Spheres
I Coldplay sono stati tra i primi artisti mainstream a prendere una posizione decisa a favore della sostenibilità ambientale. Già nel 2019, in occasione dell’uscita dell’album Everyday Life, la band britannica aveva annunciato la sospensione dei tour fino a quando non avesse trovato un modo più sostenibile per esibirsi dal vivo. Questa decisione rifletteva una consapevolezza crescente dell’impatto ambientale delle tournée mondiali e della necessità di un cambiamento.
Con il tour Music of the Spheres, lanciato nel 2022, i Coldplay hanno messo in pratica il loro impegno per la sostenibilità, presentando una serie di innovazioni ecologiche. Tra le principali iniziative del tour spiccano:
- Energia rinnovabile: Gran parte dell’energia utilizzata durante i concerti viene generata da fonti rinnovabili. I Coldplay hanno installato pannelli solari e turbine eoliche mobili, oltre a utilizzare generatori alimentati a biocarburanti e batterie a idrogeno, riducendo l’uso di combustibili fossili.
- Il pavimento kinetico: Una delle innovazioni più innovative è l’introduzione di un “pavimento kinetico” nelle aree destinate al pubblico. Questo sistema permette di generare energia elettrica grazie al movimento dei fan che ballano e saltano durante il concerto. Anche biciclette speciali, collocate in aree apposite, consentono agli spettatori di produrre energia pedalando.
- Braccialetti LED riutilizzabili: Durante i loro concerti, i Coldplay distribuiscono ai fan braccialetti LED che creano uno spettacolo luminoso interattivo. A differenza del passato, questi braccialetti sono ora riutilizzabili, riducendo la produzione di rifiuti e la necessità di risorse per la loro fabbricazione.
- Trasporti sostenibili: La band ha incoraggiato i fan a utilizzare mezzi di trasporto sostenibili, come il carpooling, i mezzi pubblici e le biciclette per raggiungere i concerti. Inoltre, hanno installato stazioni di ricarica per veicoli elettrici nelle location dei loro spettacoli.
- Compensazione delle emissioni: I Coldplay si sono impegnati a compensare le emissioni inevitabili del tour finanziando progetti di riforestazione e conservazione ambientale. Per ogni biglietto venduto, ad esempio, la band pianta un albero, contribuendo a bilanciare l’impronta di carbonio del tour.
Altri Artisti che Abbracciano la Sostenibilità
I Coldplay non sono gli unici a farsi promotori della musica ecosostenibile. Sempre più artisti, soprattutto nel panorama internazionale, stanno adottando pratiche simili, contribuendo a una nuova sensibilità green nel mondo della musica.
- Billie Eilish: La giovane star della musica pop è una delle voci più attive a favore della sostenibilità. Per il suo tour Where Do We Go?, Billie Eilish ha collaborato con l’organizzazione no-profit Reverb per ridurre l’uso della plastica monouso e promuovere la sostenibilità nei backstage e tra il pubblico. Ha eliminato completamente le bottiglie di plastica dai suoi concerti e ha installato stazioni di rifornimento d’acqua per i fan. Inoltre, parte dei proventi del tour è stata destinata a organizzazioni ambientaliste.
- Massive Attack: La band britannica Massive Attack è stata pioniera nel combinare musica e attivismo ambientale. Il gruppo ha commissionato uno studio alla Tyndall Centre for Climate Change Research per valutare l’impatto ambientale dell’industria musicale e delle tournée, contribuendo a una maggiore consapevolezza sul tema. I Massive Attack hanno adottato politiche di viaggio più sostenibili, come l’uso di treni anziché aerei per gli spostamenti interni, e hanno ridotto l’uso di materiali inquinanti durante i loro concerti.
- Radiohead: Anche i Radiohead, da sempre sensibili a tematiche sociali e ambientali, hanno adottato diverse misure per ridurre l’impatto delle loro attività. Già dal tour di In Rainbows nel 2007, la band ha introdotto una serie di pratiche ecosostenibili, come l’uso di energia rinnovabile per alimentare i concerti e la promozione di trasporti alternativi per i fan. Hanno inoltre ridotto al minimo il merchandising fisico, privilegiando invece il digitale per limitare la produzione di rifiuti.
I Festival Green: Un Nuovo Modello di Evento
Oltre ai singoli artisti, anche i grandi festival musicali stanno iniziando a ripensare la propria struttura per ridurre l’impatto ambientale. Eventi come il Glastonbury Festival in Inghilterra hanno introdotto una serie di misure green, tra cui l’eliminazione della plastica monouso, l’uso di energia rinnovabile e l’incoraggiamento ai partecipanti a utilizzare trasporti sostenibili.
Un esempio di festival completamente dedicato alla sostenibilità è il We Love Green Festival a Parigi, un evento musicale che combina performance artistiche con dibattiti e workshop sul tema dell’ecologia. Il festival utilizza solo energia rinnovabile e promuove pratiche di economia circolare, come il riciclo dei materiali e l’uso di stoviglie compostabili.
Le Sfide e il Futuro della Musica Ecosostenibile
Nonostante i progressi compiuti, ci sono ancora molte sfide da affrontare per rendere l’industria musicale realmente sostenibile. La logistica di un tour mondiale, che comporta spesso lunghi spostamenti in aereo e l’uso di grandi quantità di energia, rimane una delle principali criticità. Sebbene gli artisti possano compensare parte delle emissioni con progetti di riforestazione, il problema delle emissioni dirette resta ancora difficile da risolvere completamente.
Un altro ostacolo è rappresentato dai costi. Implementare tecnologie sostenibili, come i generatori a biocarburanti o i pavimenti kinetici, richiede un investimento iniziale significativo, che non tutti gli artisti, soprattutto quelli emergenti, possono permettersi. Tuttavia, con il crescente interesse per la sostenibilità da parte del pubblico e dei promotori, è probabile che questi costi possano diminuire man mano che le tecnologie diventano più diffuse.
Conclusione
La musica ecosostenibile è una realtà in crescita, grazie all’impegno di artisti come i Coldplay, Billie Eilish, Massive Attack e Radiohead, che stanno dimostrando come l’industria musicale possa adattarsi alle esigenze del pianeta senza sacrificare l’arte e l’intrattenimento. Questi pionieri stanno gettando le basi per un futuro in cui i concerti e i festival possano essere non solo esperienze emozionanti per i fan, ma anche esempi di responsabilità ambientale.
Il futuro della musica sarà sempre più green, con un’attenzione costante alla riduzione delle emissioni e alla promozione di pratiche sostenibili. Se da un lato ci sono ancora molte sfide da affrontare, dall’altro è chiaro che l’industria musicale ha la capacità di evolversi in armonia con l’ambiente, offrendo spettacoli mozzafiato senza compromettere il nostro pianeta