Il patrimonio culturale sia artistico che ambientale e paesaggistico del nostro paese, dovrebbe stimolare in noi cittadini una coscienza diffusa e condivisa della storia e della cultura del territorio e concorrere alla formazione dell’identità locale e nazionale.
Esso costituisce un “bene comune” e pertanto necessità di una partecipazione attiva per la sua conservazione, tutela e valorizzazione.Varie riforme incentrate su questo argomento hanno interessato le regioni e soprattutto la Sicilia scatenando numerosi e vivaci dibattiti.
Un interessante confronto, promosso dalla Cattedra di Metodologia della ricerca archeologica del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne di Messina, sarà affrontato il 31 marzo nell’Aula Magna del Rettorato, dalle ore 9 alle 18.
La prima sessione dal titolo “Patrimonio culturale, territorio, comunità” sarà inaugurata dal prof. Giuliano Volpe, Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali del Ministero dei Beni, Attività Culturali e Turismo e il prof. Daniele Manacorda, docente ordinario dell’Università RomaTre. Seguiranno le relazioni del dott. Valentino Nizzo, della Direzione generale Musei del Mibact e direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma, il prof. Gioacchino Barbera, già direttore della Galleria Regionale di Palazzo Abatellis di Palermo e il prof. Francesco Faeta, già docente Unime.
Mentre i lavori della seconda sessione, che avrà inizio alle ore 14.30, dal titolo “Il futuro dei beni culturali”, saranno aperti dal prof. Daniele Malfitana, direttore del CNR-Ibam e seguiranno gli interventi della dott.ssa Francesca Spatafora, direttrice del Museo Salinas di Palermo, la giornalista Cinzia Dal Maso, la storica dell’arte e digital media curator Nicolette Mandarano e la numismatica e blogger Grazia Salamone.
A conclusione del convegno verranno presentati i libri del Prof. Giuliano Volpe “Un patrimonio italiano” e quello della Prof.ssa Mariarita Sgarlata “L’eradicazione degli artropodi”, dal Prof. La Torre, docente del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne di Messina e dalla Prof.ssa Ingoglia, promotrice della giornata di studio.