Il banchetto di Taurianova richiama il simposio di Platone: la Capitale del Libro 2024 nel segno della Grecità

La filosofia di Platone è un simposio. Ha l'anima di Socrate. Il filosofo che non scrisse ma parlò. Una memoria che scava nelle nostre radici profonde. Taurianova, luogo di intrecci archeologici e storici, ripropone il Banchetto greco e lo fa chiaramente con degli archeologi e la lungimiranza del direttore artistico

Banchetto o simposio. Pensare, ritrovarsi, discutere, stare insieme con dei convitati cenando e confrontandosi su un tema che l’ospitante propone. La Magna Grecia era la terra che creava questo intelligente incontro.
È chiaro che nasce dalla Grecia. Ci ricordiamo di un certo Agatone? Ma fu Platone che pose la questione tanto che ne fece un dialogare tra la vita e le riflessioni.
La filosofia di Platone è un simposio. Ha l’anima di Socrate. Il filosofo che non scrisse ma parlò. Una memoria che scava nelle nostre radici profonde. Taurianova, luogo di intrecci archeologici e storici, ripropone il Banchetto greco e lo fa chiaramente con degli archeologi. Ovvero il luogo che trova nella memoria il logos.
La Calabria come tutta l’area mediterranea misura nel banchetto (greco) il tempo vissuto in una grecità che ha voci che sono rimaste come cultura popolare. Ed è naturale che per dare una dimensione al pensiero greco di risale allo stare insieme come in un Agorà dove tutti si incontrano discutendo e gustando cibi che sono elementi ereditari.
La capitale italiana del Libro 2024, ovvero Taurianova, ha fatto benissimo a riproporre questa tipologia di stare insieme. Una geografia greca che è diventata poi romana riscopre le sue radici e lo fa con intelligenza e abilità culturale non dimenticando il fatto che tutta la Calabria è il vissuto di Pitagora, di Ibico e per restare a un’epoca più recente di Tommaso Campanella.
Tutto questo si lega con un Capitale culturale che è dato dal latino Ovidio che ha navigato tra Roma e l’Oriente. Ovidio è mai stato a Taurianova? Una domanda interessante sulla quale occorre ricercare. Ibico di Reggio certamente.
Pitagora da Crotone non poteva non assorbire l’atmosfera simbolica dell’intera Calabria. Campanella ha camminato quelle strade da Stilo a ciò che è stato il tempo greco della Calabria.
Dunque.

Ottima iniziativa quella di Taurianova per il Banchetto greco. Un plauso va sicuramente alla lungimirante assessore e direttore artistico Maria Fedele che sta guidando una serie di iniziative importanti per tutto il Sud.
Propongo che la discussione si possa raccogliere in un piccolo volume come testimonianza di un fatto che possa restare come “testamento” anche dopo.

Stampa Articolo Stampa Articolo