[blue] La chiusura di [b]Google News [/b]in Spagna del 16 dicembre scorso, già alle prime battute ha penalizzato i piccoli siti editoriali, riducendo del 15% il loro traffico internet, mentre le grandi testate on-line, sostiene [b]Josh Schwartz[/b], analista capo di [b]Chartbeat[/b], continuano a basare la loro diffusione sui contatti di persone che si collegano direttamente alla home page dei loro siti. La chiusura decisa dal colosso di Mountain View. in seguito alla nuova legge spagnola sulla proprietà intellettuale del 30 ottobre e in vigore dal prossimo 1 gennaio 2015, che impone agli aggregatori di notizie il pagamento di una tassa agli editori, è negli ultimi giorni stata contestata dagli stessi editori sostenitori della nuova norma, che chiedono al governo una rimodulazione della legge, e nel contempo stanno puntando ad una trattativa , almeno per il momento senza frutti, con Google. Attualmente la situazione, nonostante Google News in Spagna, non sia piu’ attivo, chi vi accede viene rinviato ad una pagina che chiarisce le motivazione del default del servizio, continuando però a mantenere il box [b]‘En las Noticias’[/b] e mostrando inoltre ‘Noticias’ in fase di ricerca accanto i links , videos e maps. Per cui Google News come aggregatore è spento, ma di fatto il motore di ricerca mantiene ancora i link di collegamento degli articoli, con le anteprime. Sembrerebbe per il momento che l’ultima legge spagnola sul copyright sia bypassata da questo meccanismo digitale. [/blue]
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