Immagine:New York
Quando un meteorologo blocca un intera città. E che città!
New York paralizzata per ore dopo le previsioni catastrofiste di Gary Szatkowski, che si scusa così su Twitter: “Avete preso molte decisioni difficili aspettandovi che avessimo ragione, ma non l’abbiamo avuta”, e ancora “le mie più profonde scuse” alle autorità che hanno deciso di bloccare i trasporti pubblici e chiudere le strade, “scusatemi ancora”.
Szatkowski ha previsto comunque precipitazioni nello Stato di New York e nel New England con “grandi quantità di neve” al suolo, ma per quanto riguarda il New Jersey e l’area di Philadelphia si è trattato di un “grave errore” nelle previsioni.
La metropoli più famosa d’America (e del mondo) torna a muoversi e a “scongelarsi” dopo una notte ad aspettare la temibile tempesta Juno che, per le previsioni meteo dei più accreditati meteorologi, sarebbe dovuta passare alla storia.
Nello Stato di New York e in New Jersey, i rispettivi governatori Andrew Cuomo e Chris Christie, hanno abbassato l’allerta.
Al momento l’unica bufera registrata si è abbattuta – come spesso accade in questi casi – sui social network. La rete la fa da padrona e non risparmia nessuno. Ricordate l’allerta neve a Roma di pochi mesi fa? Ebbene, i cittadini di NY si chiedono su Twitter “Dov’è la neve?” Chiusi in casa senza trasporti pubblici, né il “food delivery”, espressamente vietato da De Blasio, da Central Park a Long Island nella notte sono caduti solo tra i 10 e i 15 centimetri, "una normale nevicata, tranne che la città è completamente vuota", scrive “weeddude” da Brooklyn, “ora ho capito perché abbiano chiamato la tempesta Juno, è perché tutti si chiedono “Hey, You-know?”, scherza KelleyFox.
Il traffico riapre e la Grande Mela torna alle sue frenetiche attività, come sempre in attesa di un nuova sfida da affrontare.