[blue] Pronta a partire la 9° edizione del [blue][b]Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia[/b][/blue],che dal [blue][b]15 al 19 aprile [/b][/blue]approfondirà i temi su Libertà di espressione, sicurezza, privacy, ed ascolterà l’uomo che ha rivelato al mondo quanto l’[blue][b]Nsa[/b][/blue] e gli Stati Uniti ci spiassero tutti : [blue][b]Edward Snowden[/b][/blue] l’informatico ex collaboratore della National Security Agency. Snowden nel 2013 ha denunciato ai giornalisti del [blue][b]The Guardian, Glenn Greenwald e Ewen MacAskill, [/b][/blue]l’enorme portata delle pratiche di sorveglianza dell’Nsa e di altre Agenzie di intelligence e sarà presente al Festival il 17 aprile in collegamento via Skype, insieme a Laura Poitras , la regista premiata con l’Oscar proprio per aver raccontando la sua vicenda in ‘Citizenfour‘,in occasione di un evento speciale su Sorveglianza e privacy. Di Edward Snowden, sarà presente a Perugia il suo avvocato [blue][b]Ben Wizner[/b][/blue], e membro di Aclu – American Civil Liberties Union, insieme a [url=null][blue][b]Patrizio Gonnella[/b][/blue][/url] presidente Cild – Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili . [b][blue]Arianna Ciccone[/blue][/b], fondatrice del Festival Internazionale del Giornalismo insieme a [blue][b]Chris Potter[/b][/blue], è molto soddisfatta del programma che definisce “colpo grosso”, con piu’ di 200 eventi, oltre 500 speaker da 34 paesi, 50 workshop e 240 volontari-aspiranti giornalisti. Tutto rigorosamente a ingresso libero sotto lo slogan #ijf15 everybody learning from everybody else. Tutti possono imparare da tutti. Quest'anno a sostenere il Festival Internazionale del Giornalismo torna anche la Regione Umbria, dopo la rottura del 2014, con "150 mila euro" di contributo e la voglia, racconta l'assessore all'Agricoltura Fernanda Cecchini, di "sistematizzare il rapporto, magari con un protocollo, per affermare che per noi questo festival è importante, anche perché è un contributo alle democrazia". In primo piano quest'anno, racconta Ciccone presentando il programma a Roma, c'è soprattutto la libertà d'espressione, "fortemente a rischio anche in Italia, per le leggi che mettono in difficoltà soprattutto i freelance perché non hanno le spalle coperte, per le pressione politiche sui media, per le mafie che costringono colleghi a vivere sotto scorta". Presenti allo straordinario evento di Perugia le firme italiane piu’ note, per citarne alcune, [blue][b]Vittorio Feltri[/b][/blue], per la prima volta al Festival a parlare di media e calcio, [b][blue]Vittorio Zincone[/blue][/b] in conversazione con [b][blue]Paolo Mieli, Marco Damilano[/blue][/b] ed Enrico Mentana sulla Repubblica dei selfie, [blue] [blue][b]Giovanna Zucconi [/b][/blue]su Vita da freelance, ed ancora[/blue], [blue][b]Giuliano Sangiorgi[/b][/blue] e [blue][b]Andrea “Andro" Mariano[/b][/blue], [i]il frontman e il tastierista [/i]dei [blue][b]Negramaro[/b][/blue] il 19 aprile alle ore 21 sul palco del Festival Internazionale del Giornalismo, incontreranno il giornalista [blue][b]Luca Valtorta[/b][/blue] per un evento speciale dal titolo "[blue]UNA STORIA COSI' GRANDE, ".[/blue] Durante l'incontro i due componenti della band ripercorreranno le tappe fondamentali della loro carriera dal Salento a San Siro e all’America. A fare da sfondo un paese in profondo cambiamento, in una storia italiana tra le più belle da cui (ri)partire per provare a fissare nuove coordinate e scenari possibili della musica italiana. Non mancherà alla edizione 2015 del Festival di Perugia , la partecipazione delle [b][blue]star internazionali del giornalismo [/blue][/b]come J[blue][b]eff Jarfis [/b][/blue]della J-School City University of New York, [b][blue]Aron Pilhofer,[/blue][/b] direttore esecutivo del Guardian, e [blue][b]Andrew Mitchell,[/b][/blue] direttore news di Facebook, ecco allora il blogger [b][blue]Ali Abduleman[/blue][/b], costretto a lasciare il Bahrein, o [blue][b]Khalid Albaih,[/b][/blue] vignettista sudanese in esilio in Qatar. E poi per non dimenticare il tragico assalto terroristico francese, l'omaggio a [blue][b]Charlie Hebdo[/b][/blue] con 'Cabu, politicamente scorretto', documentario con le immagini della redazione nel 2006, nel giorno in cui si decise di pubblicare la prima vignetta su Maometto. E ancora la situazione in Russia, in Turchia, in Francia e Spagna, in Messico, dove per il diritto alla cronaca si può morire, e in Ungheria con [blue][b]Gergo Saling, [/b][/blue]fondatore di Direkt36, voce del nuovo giornalismo indipendente. "Si parlerà anche di business model – prosegue Ciccone – con una ricerca esclusiva su chi ha veramente successo oggi nel mondo". E poi Datajournalism e l'Hacker's corner per imparare a difendersi, le coperture mediatiche su Ebola, l'ascesa del Fact-checking politico.