Immagine: Papa Francesco
Ha messo tutta la sua determinazione e pacatezza, Papa Francesco, nel lanciare moniti e richiami sui temi che negli ultimi giorni sembrano diventare sempre più urgenti e drammatici. Primo fra tutti, quello dell'immigrazione. "Senza un orizzonte di speranza e crescita", in Paesi come l'Etiopia, l'Eritrea e l'Armenia, "non potrà arrestarsi il flusso migratorio che vede figli e figlie di quella regione mettersi in campo per giungere alla coste del Mediterraneo, a rischio della vita". Lo ha affermato il Pontefice il 15 giugno nel suo discorso in Vaticano alla plenaria delle Opere per l'Aiuto alle Chiese orientali.
Papa Francesco ha poi rivolto un forte appello alla comunità internazionale per la situazione in Medio Oriente. Serve uno sforzo per eliminare quei "taciti accordi per i quali la vita di migliaia di famiglie – donne, uomini, bambini e anziani – sembra pesare sulla bilancia degli interessi meno del petrolio". Ha quindi aggiunto: “Un anno fa il mio viaggio in quella Terra apriva una primavera di pace, oggi viviamo un inverno gelido”. La giornata di Papa Francesco è iniziata con la messa a Santa Chiara e con un duro richiamo ai cristiani: “Chi si dice cristiano perché va in Chiesa la domenica, ma non vive come cristiano, ma come mondano e pagano, è una persona che scandalizza”.