Immagine: Il Papa con il Moderatore valdese Bernardini
Visita storica per Papa Francesco quella fatta il 22 giugno nel Tempio valdese di Torino. Bergoglio, infatti, é il primo pontefice a visitare la chiesa cristiana di tradizione valdese. Ad accoglierlo il moderatore Eugenio Bernardini. Dopo i canti in spagnolo, i due hanno pregato insieme il Padre Nostro. “Da parte della Chiesa Cattolica vi chiedo perdono – dice il Papa – per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi.
Riflettendo sulla storia delle nostre relazioni – ha proseguito il Papa – non possiamo che rattristarci di fronte alle contese e alle violenze commesse in nome della propria fede, e chiedo al Signore che ci dia la grazia di riconoscerci tutti peccatori e di saperci perdonare gli uni agli altri”. Secondo Papa Francesco “é per iniziativa di Dio, il quale non si rassegna mai di fronte al peccato dell'uomo, che si aprono nuove strade per vivere la nostra fraternità e a questo non possiamo sottrarci”.
Il pastore valdese di Torino, Paolo Ribet, nel dargli il benvenuto, si rivolge così al Santo Padre: "La incontriamo con gioia come un nuovo fratello nel nostro percorso. Vogliamo leggere la sua visita, che è stata definita giustamente storica, proprio in questa dimensione. Oggi viviamo una esperienza incoraggiante e spero anticipatrice di ulteriori esperienze ecumeniche".
E' poi intervenuto il Moderatore della Chiesa valdese Eugenio Bernardini: "Sarebbe bello – ha detto – poter organizzare un evento simile in Uruguai e in Argentina e Papa Francesco si consideri invitato sin da ora. Ciò che unisce i cristiani raccolti intorno alla mensa di Gesù sono il pane e il vino che Egli ci offre e le sue parole, non le nostre interpretazioni che non fanno parte dell'evangelo. Sarebbe bello che in vista del 2017 le nostre chiese affrontassero insieme questo tema. Caro fratello in Cristo Francesco, proseguiamo e intensifichiamo insieme la testimonianza a favore dei profughi che bussano alla nostra porta", perché "solo accogliendo chi soffre si può accogliere Cristo. Grazie di essere tra noi – conclude rivolgendosi a Francesco – e con noi; Dio illumini e benedica il suo servizio".
A sua volta il Papa rivolgendosi ai Valdesi: "Da parte della Chiesa Cattolica vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi. In nome del Signore Gesù Cristo, perdonateci!". Nel cammino ecumenico i cristiani hanno riscoperto la "fraternità che unisce tutti coloro che credono in Gesù Cristo" e "la riscoperta di tale fraternità ci consente di cogliere il profondo legame che già ci unisce, malgrado le nostre differenze", ha aggiunto Papa. "Si tratta di una comunione in cammino" da alimentare "con la preghiera, con la continua conversione personale e comunitaria e con l'aiuto dei teologi. Valdesi e cattolici possono collaborare nella evangelizzazione: "andiamo insieme incontro agli uomini e alle donne di oggi, che a volte sembrano così distratti e indifferenti, per trasmettere loro il cuore del Vangelo". Il Papa ha aggiunto: "Un altro ambito in cui possiamo lavorare sempre di più uniti è quello del servizio all'umanità che soffre, ai poveri, agli ammalati, ai migranti".