1 dicembre 2015 – Quest’anno, celebriamo la Giornata mondiale contro l’AIDS. Sono felice per il dedito lavoro degli attivisti. Lodo i costanti sforzi degli operatori sanitari. E voglio rendere omaggio alle ferme prese di posizione dei difensori dei diritti umani e al coraggio di quanti hanno unito le loro forze per il progresso globale contro questa malattia.
I leader del mondo si sono impegnati all’unanimità per porre fine all’epidemia dell’AIDS entro il 2030, come parte degli obiettivi di sviluppo sostenibile adottati a settembre. Questo impegno riflette il potere della solidarietà, che ha saputo creare, da una malattia devastante, uno dei movimenti più inclusivi della storia moderna.
Abbiamo molto da imparare dall’azione contro l’AIDS. Una per una, le persone hanno lottato per la scienza, i diritti umani e l’emancipazione di coloro che hanno l’HIV. E questo è il modo in cui porremo fine a questa malattia: andando avanti insieme.
Il tempo di cui disponiamo per agire sta diminuendo. Per questo motivo, vorrei che un approccio dinamico (Fast Track) desse stimolo agli investimenti e riduca il divario tra bisogni e servizi.
Per fermare l’epidemia e per prevenirne la diffusione, occorre agire su tutti i fronti. É necessario più che raddoppiare il numero di persone che ricevono trattamenti che salvano la vita, affinchè si raggiungano i 37 milioni di persone che hanno l’HIV. Dobbiamo dare a tutte le ragazze e giovani donne l’accesso all’educazione e alle opzioni reali per proteggere se stesse dall’HIV. E abbiamo bisogno di dare a delle popolazioni precise un pieno accesso ai servizi, nella dignità e nel rispetto.
Le donne sieropositive possono dare luce a figli senza HIV, e loro stesse possono sopravvivere ed essere in buona salute. Porre fine all’AIDS è essenziale per il successo della strategia globale Every Woman Every Child che ho lanciato per assicurare la salute e il benessere di donne, bambini e adolescenti di una generazione.
Raggiungere gli obiettivi Fast Track servirà a prevenire nuove infezioni HIV e le morti dovute all’AIDS, eliminando allo stesso tempo lo stigma e la discriminazione legati all’HIV.
Guardo con fiducia all’incontro di alto livello dell’Assemblea Generale nel 2016 sull’AIDS che rappresenterà un’opportunità cruciale per il mondo per impegnarsi nel progetto Fast-track e dunque porre fine all’AIDS.
In questa Giornata, rendiamo omaggio a coloro che hanno perso la vita a causa di questa malattia e rinnoviamo il nostro impegno verso la giustizia, l’accessibilità e una speranza maggiore in tutto il mondo.
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