(2 dicembre 2015) –Questa Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù, molto più di un monito a rammentarci dei crimini passati, rappresenta un’opportunità per rinnovare il nostro impegno a combatterere i problemi contemporanei.
La schiavitù ha assunto diverse forme moderne, dal lavoro dei bambini come servitori domestici, lavoratori agricoli e operai, ai lavoratori ridotti in schiavitù per pagare debiti sempre più pesanti, alle vittime del mercato del sesso che subiscono abusi orribili.
Sebbene sia difficile elaborare statistiche al riguardo, gli esperti stimano che quasi 21 milioni di persone siano oggi ridotte in schiavitù nel mondo. Abbiamo una responsabilità verso di loro – e verso tutte le persone a rischio – per porre fine a questo oltraggio.
Questo impegno è ancora più importante in un’era di severe crisi umanitarie come la nostra. Più di 60 milioni di persone hanno dovuto abbandonare le loro case e rischiano di essere oggetto del traffico di essere umani o di schiavitù – con milioni di altri che varcano confini per cercare una vita migliore.
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile offre un’opportunità per cambiare alla radice le cause che aumentano povertà, ingiustizia e discriminazione di genere. Adottando tale agenda, i leader del mondo si sono impegnati a rafforzare prosperità, pace e libertà per tutti. I leader hanno posto precisi obiettivi per eradicare il lavoro forzato e il traffico di essere umani – e porre quindi fine a tutte le forme di schiavitù moderna e di sfruttamento dei minori.
Mentre ci impegnamo a raggiungere questi obiettivi, dobbiamo anche impegnarci a riabilitare le vittime liberate dalla schiavitù e favorirne l’integrazione nella società. Il Fondo fiduciario volontario delle Nazioni Unite sulle forme contemporanee di schiavitù ha aumentato nel corso degli ultimi venti anni l’assistenza umanitaria, finanziaria e legale per decine di migliaia di vittime in tutto il mondo, facendo una significativa differenza nelle loro vite. Esorto Stati membri, imprese, fondazioni private e altri donatori a dimostrare il proprio impegno a eliminare la schiavitù assicurando che il Fondo abbia le risorse necessarie per adempiere al proprio mandato.
In questa Giornata, mostriamo la nostra determinazione a utilizzare l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile come un piano d’azione per eliminare le cause alla base della schiavitù e liberare tutte le persone del mondo vittime di tale crimine.