Ennesima “apocalisse” per circa quattrocento migranti, in massima parte di origine somala, che stavano cercando di raggiungere le coste meridionali europee a bordo di barconi. A rivelarlo è la BBC secondo cui i migranti “erano a bordo di quattro imbarcazioni malridotte”. Assieme a cittadini somali ci sarebbero anche etiopi ed eritrei in quella che ormai ha assunto i connotati di “tratta della morte”. Un altro corrispondente della BBC in Kenya ha rivelato altri particolari del disastro e i primi nomi di alcuni dei migranti annegati, l’ambasciatore somalo in Egitto ha dichiarato che sono in corso verifiche. Le prime agenzie parlano di sole 29 persone tratte in salvo, ma i dati non sono ancora certi. Quello che è certo è che nonostante i fiumi di parole spesi da Bruxelles non si è giunti ancora a fermare l’ennesima emorragia in seno all’Unione Europea. Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, raggiunto alla cerimonia di presentazione dei candidati ai premi David di Donatello ha commentato così: “C'è veramente bisogno di pensare, oggi, di fronte ad una ennesima tragedia in cui sono morte centinaia di persone, ad un anno da una tragedia in cui ne morirono 800”. Per Salvini: “Affondano barconi nel mediterraneo, 400 immigrati dispersi. Altro sangue sulla coscienza dei trafficanti di uomini, altro sangue sulla coscienza dei politici 'finti buoni' complici dell'invasione”, intanto sei cadaveri sono stati recuperati ieri sera su un gommone carico di migranti nel Canale di Sicilia, salvate 108 persone. Dopo l’ennesima strage l’Europa starà ancora a guardare?
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