di Redazione
Roma, 22 giugno 2016 – Si è svolta oggi a Roma a Palazzo Marina la cerimonia di avvicendamento al vertice della Marina Militare tra l’Ammiraglio di Squadra Giuseppe De Giorgi e l’Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli. L’Ammiraglio Valter Girardelli ha assunto l’importante incarico di Capo di Stato Maggiore della Marina, dopo aver ricoperto, dal 10 marzo 2015, il ruolo di capo di gabinetto del ministro della Difesa. A presenziare alla cerimonia il ministro Roberta Pinotti e il generale Claudio Graziano, capo di Stato Maggiore della Difesa.
Durante gli oltre tre anni di mandato dell’Ammiraglio De Giorgi, la Marina Militare ha condotto numerose operazioni come l'operazione militare umanitaria Mare Nostrum, iniziata il 18 ottobre 2013, grazie alla quale sono state salvate più di 170.000 persone e dal 12 marzo 2015 è impegnata nell’Operazione Mare Sicuro, con il compito di svolgere attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo Centrale: oltre 172.000 i migranti recuperati dall’ inizio dell’ operazione. L’Ammiraglio De Giorgi ha diretto l’Operazione di soccorso al traghetto sinistrato Norman Atlantic, oggi riconosciuto e studiato come case study, grazie alla quale sono stati salvati 427 naufraghi e tre cani. In questo periodo è stato introdotto il concetto “dual – use”dello strumento aero – navale, ovvero la capacità di impiegare prontamente le tecnologie e i mezzi della Marina Militare sia per scopi militari che civili. Tutte le navi della Marina Militare sono pensate e progettate con elevate capacità di autosufficienza logistica, flessibilità d’impiego e possibilità di fornire supporti e servizi; questo conferisce loro una naturale capacità duale che si concretizza in diverse attività: supporto delle operazioni e interventi della Protezione Civile, supporto medico – sanitario attraverso l’uso delle camere iperbariche, supporto nella ricerca dei siti archeologici marini, monitoraggio e protezione della fauna e della flora marina, supporto per lo svolgimento di campagne scientifiche e raccolta di dati idro-oceanografici.
Alla Marina Militare è affidato il controllo e la condotta delle operazioni navali nelle acque territoriali ed internazionali per assicurare la difesa degli interessi vitali del Paese.
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Discorso di assunzione incarico di Capo di Stato Maggiore della Marina Militare dell' Ammiraglio Valter GIRARDELLI
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Signor Ministro della Difesa, Onorevoli Rappresentanti del Parlamento, Autorità di Governo, Signor Capo di Stato Maggiore della Difesa, Autorità civili, religiose e militari, Signore e Signori, ma, soprattutto, Ufficiali, Sottufficiali, Graduati, Marinai e Personale civile della Marina, mi risuonano alla mente, alte nella loro semplicità e nel loro valore perenne, le parole del Giuramento, fatto oltre quaranta anni fa nel Piazzale dell’Accademia navale, parole di dovere e disciplina, di Patria e onore.
Sento fortissima, in questo momento, la presenza, persistente, radicata e ispiratrice, di questi valori, nell’assumere il Comando della Marina Militare.
In questi valori, ho sempre creduto, credo e in essi continuerò a trovare vocazione.
Esprimo, con la solennità del caso, questo mio impegno, indirizzandolo a tutti gli appartenenti alla Marina, alle altre Forze Armate ai Corpi Armati e non armati dello Stato , al vertice militare della Difesa, al Ministro della Difesa, al Governo e a tutte le istituzioni repubblicane, autorevolmente rappresentate in questo piazzale e alle quali la Forza Armata è da sempre al servizio.
Mi sento onorato di questa presenza che mi conferisce testimonianza di fiducia e sostegno. Il mio primo pensiero deferente va alle istituzioni repubblicane, innanzitutto al Capo dello Stato, Comandante Supremo delle Forze Armate.
Esprimo la mia gratitudine al Governo, che ha deliberato la mia nomina a questo incarico, in particolare al Presidente del Consiglio e, soprattutto, per la fiducia accordatami e la stima manifestatami, al Ministro della Difesa, al cui fianco ho avuto il privilegio di vivere una straordinaria esperienza professionale e umana, non ultimo nel periodo in cui ho ricoperto l’incarico di Capo di Gabinetto.
Al Capo di Stato Maggiore della Difesa assicuro piena condivisione di intenti, con a mente comunque il superiore bene della Marina, componente fondamentale di uno strumento nazionale di difesa e sicurezza sempre piùintegrato, efficace, interoperabile, interforze, multidisciplinare, sempre più proteso verso impieghi ben oltre la dimensione prettamente militare delle capacità operative possedute.
Ho visto la nostra Forza Armata, nel corso della mia, quasi quindicennale esperienza interforze, progressivamente trasformarsi in una ottica di sempre maggiore competenza e professionalità, ho seguito lo sviluppo delle principali tematiche ad essa afferenti, sino ad avere la certezza che quella di oggi è una Marina di qualità, di primo livello, nei mezzi ma soprattutto nel personale, in tutte le componenti operative, di supporto, di formazione, di sostegno e di esecuzione amministrativa.
Le esigenze fondamentali di difesa e di sicurezza della Nazione, così come le essenziali necessità di presenza, di sorveglianza, di proiezione, di intervento, di flessibilità operativa, di incisione capacitiva, non solo conseguenti a obblighi internazionali, ma, soprattutto, a supporto di una “robusta” e ambiziosa agenda italiana di salvaguardia degli interessi nazionali, laddove gli stessi debbono essere protetti e consolidati,poggiano e debbono essere soddisfatte da questa Marina.
Una Marina che si colloca fra le migliori istituzioni del Paese, molto stimata e apprezzata fra le Marine del mondo: una grande Marina .
Ad Essa sono stati riservati e sono in corso interventi, di ampia portata, tesi al fine di continuare a rendere disponibile allo Stato assetti e capacità, in tutte e tre (e non tralascio di evocare la quarta, quella cibernetica) le dimensioni di impiego, sotto, sulla e sopra la superficie dei mari. Lo sforzo e l’attenzione che il Governo, sotto le indicazioni e certo anche la direzione del Ministro della Difesa – a cui rivolgo il sentito apprezzamento e ringraziamento di tutta la Forza Armata -, ha riservato alla Marina, trovano tangibile segno nel programma di rinnovamento della linea delle Fregate, nel programma di sostituzione delle linee più obsolete, nell’ammodernamento delle linee subacquee e di quelle elicotteristiche, nel mantenimento e rinnovo di quelle aeree, negli interventi per ripristinare l’efficienza lavorativa degli arsenali e degli stabilimenti di lavoro e in altri molteplici settori. Non va sottaciuto che gli auspici sono superiori alle aspettative, che le aspettative sono superiori alle concrete possibilità e percorribilità nell’attuale contesto nazionale di riferimento. Certo vi sono tematiche generali di sistema da superare, compressioni finanziarie da contenere, criticità da governare, ma credo che con pragmatismo, serietà, chiarezza di intenti, consapevolezza, umiltà e consapevole determinazione, si sapranno affrontare, in forma collegiale e condivisa, secondo un percorso coerente e proiettato in una ottica di risultato di medio-lungo termine.
Quello di oggi è un patrimonio di una Marina in evoluzione verso il futuro, basato sui saldi e sui migliori principi del passato, di cui siamo, di cui sarò, di cui saremo custodi fedeli e gelosi.
Mi sento di rendere omaggio:
Tra i collaboratori desidero ricordare tutto il personale, militare e civile, con cui sono entrato in relazione nel corso degli anni. Riguardo il più recente passato, desidero esprimere un cenno specifico al personale dello Stato Maggiore della Difesa, del Segretariato generale della Difesa e degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro della Difesa, nonché al personale dirigenziale e di vertice della Presidenza della Repubblica, della Presidenza del Consiglio e degli altri Dicasteri che ringrazio per l’attenzione e perché no, anche, per la pazienza che ci hanno riservato.
Tra i colleghi desidero ricordare i compagni di Accademia del Corso ELEUTHEROS e della 53^ Sessione ORDINARIA/1^ Sessione speciale dell’Istituto Alti Studi Difesa, oggi presenti e ai quali va tutto il mio affetto e la mia riconoscenza.
Tra i “precettori emeriti”, meglio sarebbe chiamarli “maestri”, i miei predecessori che considero preziosi riferimenti e guide esperte.
Tra di loro l’Ammiraglio De Giorgi, che lascia oggi il servizio attivo a conclusione di una lunga e prestigiosa carriera e al quale porgo il saluto di tutta la Forza Armata e l’augurio per un futuro luminoso e ricco di ogni soddisfazione, bene e serenità. Ogni bene a te e alle persone a cui tieni, caro Giuseppe. Rivolgo ora il mio pensiero direttamente al “GRANDE EQUIPAGGIO DELLA MARINA MILITARE”:
per stringerli tutti in un unico simbolico, caloroso, forte, grato e fraterno saluto.
Saluto, con l’occasione, il mondo dell’informazione e quello dell’industria per la vicinanza dimostrata e il sostegno che ci riservano.
Il tempo sarà galantuomo per tracciare e definire programmi, dare attuazione concreta al pensiero, realizzare gli intendimenti. Affronteremo le tematiche del presente nel segno della linearità con grande propensione alla innovazione. Dobbiamo, infatti, volgere lo sguardo al futuro con fiducia, ottimismo, disponibilità al cambiamento, recependo appieno le esigenze dettate dal contesto che ci circonda: il futuro va governato, anticipato, trasformato in fattore di miglioramento e di progresso. Consolidamento, linearità e cambiamento, per assicurare alla Marina un domani basato sul coraggio e sulla coerenza. In ciò ci sosterranno e rappresenteranno guida e riferimento i contenuti del “Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa”, laddove espone e rimarca l’ineludibile funzione abilitante, a livello interforze, intergovernativo e internazionale dello strumento marittimo, in tutte le sue componenti ed evidenzia l’importante ufficio delle relative capacità operative interforze, a cui lo stesso è chiamato a contribuire.
Con spirito innovativo e scevro da pregiudizi, soprattutto ideologici e settoriali, tracceremo il percorso di un programma di Forza Armata perfettamente innestato nel più ampio disegno della Difesa, apportando a quest’ultimo il nostro irrinunciabile bagaglio di cultura, di identità, di intelligenza e di buon senso marinaro.
Sarà posta la massima attenzione alle aspettative del personale, che so essere preparato, disponibile, serio, competente, pronto ad ogni sacrificio e applicazione, purché abbia e sia ben chiaro e definito il disegno strategico a cui tendere.
Perseguiremo l’efficienza e il rinnovamento dello strumento aeronavale, certi che una flotta moderna e addestrata, non è solo una esigenza di difesa e sicurezza, ma un forte fattore propulsivo nel campo tecnologico, delle capacità industriali, di posizionamento competitivo del sistema nazionale, di lavoro qualificato e di sostegno alla creazione e consolidamento di forti e amichevoli relazioni internazionali. Tale azione nel rispetto dei superiori indirizzi.
Dedicheremo pari e altrettanta attenzione, sempre ricercando la massima sinergia a livello integrato, interforze, interagenzia e con le realtà socio-economiche locali, alle strutture di supporto, alle aree in cui insistono basi aeronavali, logistiche, enti tecnici, centri di formazione. Desidero sintetizzare in una frase chiave i profili della mia futura azione di comando, richiamando un detto che proviene da lontano e che mi ha sempre ispirato “SOLO CHI NON HA IDEE NON LE CAMBIA”.
Sarà mia cura coinvolgere Voi, uomini e donne della Marina Militare, nelle scelte più importanti e strategiche per la Forza Armata, ascoltare i vostri contributi che so, già da ora, saranno propositivi e disinteressati, farvi partecipi delle decisioni di vertice e percorrere, insieme, il difficile, e non scevro di ostacoli, percorso per attuarle, con sempre a mente il detto che ho appena richiamato, che, in altra chiave di lettura, sottende AUTOREVOLEZZA E NON AUTORITARISMO. (L’autorevolezza è anche contraddistinta dal silenzio, dalla riflessione, dalla mancanza di clamori, dalla consapevole appartenenza, dalla difesa dei diritti dei più deboli, dalla fedeltà agli impegni e alla parola data, da tutti gli altri valori che da sempre sono bagaglio incorruttibile dei Marinai).
E non lo faremo in una aurea e perfetta solitudine, ma insieme, sinergicamente e sistemicamente con il Capo di Stato Maggiore della Difesa, con i Comandanti dell’Esercito, dell’Aeronautica, dei Carabinieri, con i Comandanti di tutti i Corpi armati e non dello Stato, con Segretario generale della difesa/DNA, sotto l’attenta e lungimirante azione di indirizzo del Ministro della Difesa, certo che ci riserverà, Signor Ministro, la benevolenza e l’accompagno che voi, personale militare e civile della Marina, meritate per quanto avete sempre dimostrato i poter, di saper e di voler fare con totale dedizione e spiccato senso di servizio. Sono certo che la Marina è in grado di raccogliere tutte queste impegnative sfide e, soprattutto di vincerle, per la grande tensione morale, lo spirito di attaccamento al dovere, l’abnegazione e perché no il soffio vitale “di genialità corsara”, l’iniziativa, lo spirito di indipendente applicazione, che da sempre contraddistingue chi va per mare. Chi va per mare deve essere capace di guardare oltre l’orizzonte, di immaginare quanto accadrà, di premunirsi per assicurare risultati di primo livello, di avere doti quasi propiziatorie, queste le qualità e capacità che avrò modo in Voi di sollecitare, indirizzare e consolidare, e che vi chiedo di riservarmi. Ci attende un lavoro duro, impegnativo, coinvolgente. Non ci dobbiamo nascondere le avversità e le difficoltà: per chi va per mare, non rappresentano una sorpresa. Le affronteremo con animo sereno, sicuri di svolgere il nostro dovere, fiduciosi perche tutti noi possiamo contare, con certezza e rigore, sugli uomini e sulle donne della Marina, sulle loro menti, ma soprattutto sui loro cuori, cuori leali, incondizionati, tenaci, perseveranti, di onore, in Patria e sui mari del mondo.
Ho piena fiducia e come Comandante sono fiero di Voi. Non vi farò mancare il mio sostegno, la assidua presenza e la costante attenzione alle vostre esigenze. Dedicherò tutto me stesso con l’orgoglio, la determinazione, la passione di chi continuerà, ogni giorno, a prendere il mare con Voi per il superiore interesse dell’Italia.
Viva la Marina. Viva l’Italia.
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