Messina – E' morto oggi a Messina alle 12 monsignor Francesco Sgalambro. Era nato a Lentini (SR) il 16 aprile 1934, aveva 82 anni, già vescovo ausiliare dell'Arcidiocesi di Messina e vescovo emerito di Cefalù. Le esequie si terranno sabato alle 10 nella cattedrale della città dello Stretto e alle 16 nella cattedrale di Cefalù. Domani, dalle 11, la salma sarà traslata nel santuario di Montevergine, a Messina, per la preghiera dei fedeli. Per suo espresso desiderio, dice il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, la salma sarà tumulata nella cattedrale della cittadina normanna, dove Sgalambro ha esercitato la sua attività pastorale dal 2000 al 2009.
Mons. Sgalambro, scrive Chiese di Sicilia , è stato il 66esimo vescovo di Cefalù. Ha compiuto gli studi medi e ginnasiali a Messina, presso l’Istituto Salesiano San Luigi, e quelli liceali, filosofici e teologici nel seminario arcivescovile “San Pio X” ove fu ammesso con lettera di presentazione del rev.do mons. Cara, canonico del Capitolo Protometropolitano della Basilica Cattedrale di Messina e storico di fama.» Ordinato diacono nell’agosto del 1957, nella cappella di Montevergine in Messina, e sacerdote il 22 settembre 1957, nella parrocchia San Nicola di Bari in Ganzirri (ME) dal vescovo ausiliare mons. Carmelo Canzonieri, sotto l’episcopato di mons. Angelo Paino, arcivescovo metropolita di Messina e archimandrita del SS. Salvatore. In seguito, ha conseguito la licenza in Teologia alla facoltà teologica di Posillipo e il dottorato presso la Pontificia Universit‡ Gregoriana.
E’ stato docente di filosofia nel seminario arcivescovile di Messina e poi all’Istituto teologico San Tommaso nella medesima arcidiocesi. Ha retto, per oltre quarantadue anni, la cappellania annessa al monastero delle Clarisse di Montevergine; ha diretto il periodico “Il Messaggio della Beata Eustochia”. » stato membro del Consiglio Presbiterale e Canonico del Capitolo Archimandritale del SS. Salvatore in Messina. Ha preso parte a diversi processi diocesani di canonizzazione, tra i quali si ricorda quello concluso con la canonizzazione di Santa Eustochia Calafato di Messina, elevata agli onori degli altari da Papa Giovanni Paolo II, l’11 giugno 1988 (prima canonizzazione celebrata extra Urbem, ovvero fuori dalla citt‡ di Roma). Ha presieduto, inoltre, il processo diocesano per la canonizzazione del Servo di Dio card. Giuseppe Guarino, arcivescovo di Messina.