Nel maggio scorso si è svolto a Istanbul il World Humanitarian Summit, primo vertice mondiale dell'Onu dedicato ai problemi umanitari, che ha visto riuniti i rappresentanti governativi del sistema delle Nazioni Unite, delle agenzie umanitarie e della società civile per discutere come affrontare e gestire le crisi attuali e future. L'obiettivo è costruire un sistema condiviso che risponda in modo efficace alle emergenze e riduca le cause all'origine delle crisi, un sistema che coinvolga non solo gli attori umanitari chiamati a rispondere alle emergenze, ma anche i protagonisti della Cooperazione allo sviluppo. Al vertice ha partecipato una delegazione italiana guidata dal viceministro degli Esteri, Mario Giro, e dal direttore dell'Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo, Laura Frigenti.
In questo contesto, l'Ufficio della Commissione europea per agli aiuti umanitari (Echo) istituisce una campagna dedicata al Word Humanitarian Day 2016, fino al 28 agosto. La Giornata mondiale umanitaria è prevista per il 19 agosto, con l'obiettivo di promuovere il rispetto dei princìpi umanitari e rendere omaggio a tutti gli operatori del settore.
Nel corso degli ultimi 19 anni, 1451 operatori umanitari sono stati uccisi mentre svolgevano il loro lavoro. Gli operatori umanitari possono imbattersi in pericoli come imboscate stradali, incursioni armate e sequestri sul luogo di lavoro. Il 19 agosto è la Giornata mondiale umanitaria, che ricorda il giorno in cui 22 persone hanno perso la vita a seguito dell'attentato al quartier generale delle Nazioni Unite a Baghdad, in Iraq, nel 2003. Nel corso degli ultimi 19 anni, 1353 operatori umanitari sono stati feriti mentre fornivano aiuti. Il maggior numero di feriti si è verificato in Somalia, Afghanistan, Sudan e Sud Sudan. La Giornata mondiale umanitaria del 19 agosto vuole onorare i soccorritori che rischiano la vita per aiutare le vittime di catastrofi e conflitti in tutto il mondo.