PIEDIMONTE MATESE – Si sono incontrati presso la sala conferenze dell’Istituto Professionale Statale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “E.V.Cappello” di Piedimonte Matese lo scorso 12 dicembre gli attori principali del Progetto Diana. Un progetto che, come più volte è stato ripetuto durante il convegno, punta ad una corretta irrigazione. Per l’occasione è stato ospitato sul territorio un gruppo di lavoro formato da professionisti provenienti da Belgio, Portogallo, Romania e Spagna.
Gli ospiti che hanno portato il loro saluto istituzionali sono stati Gianluigi Santillo, presidente del Consiglio Comunale di Piedimonte Matese e Salvatore Loffreda, direttore Coldiretti Campania. Durante il convegno è stato anche proiettato un videomessaggio dell’eurodeputato Nicola Caputo. A dare il la ai lavori Maria E. Gianfrancesco, che in qualità di delegata regionale del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano ha accolto gli ospiti stranieri parlando alla platea sia in inglese che in italiano. Di un progetto che risponda ai bisogni del territorio ha parlato Vito Busillo, presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI) che ha precisato: “E’ evidente che oggi lo spreco è l’elemento distintivo e proprio per far fronte a questo l’acqua avrà un costo a metro cubo e non più a ettaro”. Raffaella Zuccaro, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha parlato di risparmio idrico e degli obiettivi del D:M: MiPAAF del 31/07/2015. “Un prezzo dell’acqua legato ai volumi effettivamente consumati per un uso più efficiente dell’acqua”, ha ribadito. A seguire l’intervento di Giuseppe Castaldi, Regione Campania – UOD Infrastrutture Rurali ed Aree Interne che ha parlato della disposizione del Regolamento regionale n.1 del 22/05/2017. Amedeo D’Antonio, Regione Campania – UOD Tutela della Qualità e Servizi di Sviluppo Agricolo ha, invece, illustrato il Piano Regionale di Consulenza all’Irrigazione. Mentre Guido D’Urso, della Facoltà di Agraria Università degli Studi di Napoli Federico II ha focalizzato l’attenzione sui vantaggi nell’utilizzo di tecniche di telerilevamento satellitare in agricoltura. Degli obiettivi e delle finalità del progetto Diana ha parlato Anna Osann, AGRISAT Iberia S.L., precisando che: “le tecnologie sono importanti ma senza la gente non servono a nulla”. “Migliorare e gestire le tecniche sia degli agricoltori che di chi gestisce le risorse idriche”, questi gli scopi fondamentali di cui ha parlato Carlo De Michele, dell’ARIESPACE S.r.l.. Ha inoltre approfondito il discorso legato ad una corretta irrigazione e ha rivelato alcuni dettagli in merito ai rilevamenti satellitari che possono arrivare ad una risoluzione a terra fino a 10 metri. Ad intervenire dalla Regione Campania – Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, anche Marotta.
Diana è un progetto finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del “Programma di ricerca e innovazione Horizon 2020”. Ottimizzare l’identificazione e l’ispezione dei prelievi non autorizzati di acqua per l’irrigazione ma anche migliorare la gestione delle acque. Un progetto che punterà su dati di Osservazione della Terra (EO) forniti dalla piattaforma europea Copernico. “Il Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano ha il vanto di essere l’area pilota in Italia per la sperimentazione del progetto, che durerà dal 2017 al 2019”, ha precisato il presidente Alfonso Santagata.
Degli aspetti importanti e dei benefici ambientali esterni all’agricoltura del progetto Diana ha anche parlato l’ingegnere Massimo Natalizio, moderatore per l’occasione, direttore generale del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano e neoeletto direttore regionale ANBI, carica che darà un impulso importante al Consorzio Sannio Alifano in ambito nazionale.