Liberato Sergio Zanotti, l’imprenditore rapito in Siria nel 2016. Atterrato stasera all'aeroporto romano di Ciampino stasera, presto tornerà a casa. Ad annunciarlo il premier Giuseppe Conte.
La notizia della liberazione diffusa sul sito ufficiale del Governo : “A conclusione di una complessa e delicata attività di intelligente, investigativa e diplomatica, condotta in maniera sinergica, in data odierna siamo riusciti a ottenere la liberazione di Sergio Zanotti, rapito in Siria nell’aprile 2016”.
L’annuncio riferisce anche delle condizioni generali dell’imprenditore bresciano, che sembra siano buone. “Il nostro connazionale appare in buone condizioni generali e tra qualche ora rientrerà in Italia, a Roma”. Il Presidente del Consiglio Conte ha poi espresso soddisfazione per l’esito delle operazioni congratulandosi sentitamente con coloro che hanno collaborato alla liberazione di Zanotti: “Un ulteriore successo delle nostre Istituzioni e, in particolare, dell’Aise: a loro il mio più vivo e sentito ringraziamento”.
Rapito a fine novembre del 2016, Sergio Zanotti, imprenditore italiano originario di Morone, provincia di Brescia da sette mesi era prigioniero di un gruppo armato, probabilmente affiliato ad Al-Quaeda. Al momento del rapimento sono stati prontamente messi in moto l’Unità di Crisi della Farnesina e il COPASIR.
In un video su YouTube, nelle ore successive il sequestro, è stato diramato un appello lanciato da Zanotti al Governo italiano per la sua liberazione: “Mi chiamo Sergio Zanotti, sono da sette mesi prigioniero qua in Siria. Prego il governo italiano di intervenire nei miei confronti prima di una mia eventuale esecuzione”, diceva nel video.
Della vicenda dai connotati poco chiari, si è sempre appreso ben poco. Zanotti era scomparso in una zona di confine fra Turchia e Siria. Due matrimoni falliti e 5 figli, una sorella con la quale viveva e alcune situazioni piuttosto complicate; come una condanna per evasione fiscale e un periodo agli arresti domiciliari. L'imprenditore si era recato in Turchia ed avrebbe dovuto fermarsi soltanto pochi giorni, poi il rapimento e la perdita delle sue tracce. Infine il video che ritraeva Sergio Zanotti con i suoi rapitori.