1 maggio 2019 – Torna a Bologna la manifestazione del Primo maggio. Sospesa da 17 anni in queste ore riunisce a piazza Maggiore migliaia di persone legate e non alle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil per la festa del lavoro, come a sottolineare, se ce ne fosse bisogno, l’urgenza sociale del rilancio occupazionale e la tutela degli storici diritti acquisiti con il sangue dei lavoratori . Oltre Bologna tra le piazze più simboliche i sindacati per i grandi raduni di oggi, hanno scelto Roma per il classico ‘concertone’ di san Giovanni ed anche Taranto.
Al termine del corteo, a debuttare sul palco di Piazza Maggiore nella sua Emilia, il sindacalista Maurizio Landini (Cgil) insieme agli altri due segretari nazionali Anna Maria Furlan(Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil) hanno ribadito la contrarietà a flat tax che privilegia le fasce più agiate, l’esigenza di omogeneità di regole contrattuali, più lavoro e Industria 4.0.
Tutto all’insegna dello slogan ‘La nostra Europa: lavoro, diritti e stato sociale’ scelto dalle sigle confederali nell’immediatezza della tornata europea del 26 maggio.
300 persone a tavola per il pranzo sociale nel chiostro del Comune e musica nella piazza simbolo del lavoro a Bologna dove maxi schermi sono stati predisposti per consentire ai 30mila partecipanti di seguire la manifestazione.
Alla Festa del Lavoro istituita nel 1889 dal movimento socialista, durante il congresso della seconda internazionale di Parigi, per ricordare un’assemblea sindacale all’ Haymarket Square di Chicago l’1 maggio 1886 represso nel sangue. La manifestazione operaia legata ad uno sciopero generale in tutti gli Stati Uniti per ridurre la giornata lavorativa a 8 ore, durò tre giorni e culminò in un cruento scontro dove morirono molti manifestanti tra lavoratori e sindacalisti. Decine di presenti perdettero la vita per lo scoppio di un ordigno e quattro dirigenti sindacali furono impiccati.
Il linciaggio ebbe ripercussioni internazionali e tre anni dopo al congresso di Parigi si scelse l’1 maggio come data simbolo di rivendicazione delle lotte operaie e venne indetta una grande manifestazione rivolta alle istituzioni per la riduzione della giornata lavorativa a otto ore che avrebbe dovuto regolamentare il lavoro sottoposto ad un regime di sfruttamento, senza regole e diritti nei confronti del lavoratori privati della dignità di esseri umani. Costretti a lavorare oltre 16 ore al giorno in condizioni impietose. Dalla seconda metà dell’800’ iniziarono le accese battaglie sindacali per l’affermazione di diritti e condizioni di lavoro migliori dei lavoratori.
In Italia la festa del lavoro parte nel 1891, due anni dopo la decisione di Parigi. La data del Primo maggio, sospesa durante il ventennio fascista o secondo alcune letture anticipata al Natale di Roma del 21 aprile, venne ristabilita nel 1945, con la caduta del regime.
La nascita del primo maggio è stata oggi ricordata da Landini dal palco di piazza Maggiore a Bologna "il primo maggio nasce tanti anni fa proprio su una battaglia internazionale, quella del tempo e dell’orario e dei diritti uguali per tutti i lavoratori del mondo per evitare competizioni. Credo – ha continuato il segretario nazionale della Cgil – che oggi rimettere al centro un’idea di Europa diversa significhi rimettere al centro il lavoro e chiedere che la politica assuma di nuovo la centralità del lavoro e della persona come elemento di ridisegno economico e sociale". A proposito del salario minimo Landini ha anche sottolineato : "Si faccia a partire dai contratti".
All’interno del settore delle imprese non è mancata la polemica da parte dei rappresentanti che avrebbero voluto condividere la festa affiancando sul palco della città emiliana, leader sindacali e istituzioni.
La loro partecipazione è stata prevista limitatamente al corteo che invece era aperto a tutti. La giornata ha esaltato situazioni di criticità emerse nei giorni scorsi soprattutto a Piacenza, dove alcuni magazzinieri della Gls protestano per il licenziamento da prima di Pasqua sul tetto dell’azienda.
In varie città d’Italia l’appuntamento della Festa del lavoro promosso dai sindacati è stato puntuale come ogni anno. Oltre il tradizionale ‘Concertone ‘ a piazza San Giovanni a Roma, a Torino al centro della manifestazione a piazza San Carlo la protesta molto animata dei NO Tav e le prossime elezioni regionali. il primo maggio è "un momento di unione e non di divisione. Non c’è spazio né per i violenti né per chi vuole fare campagna elettorale con il rischio di provocare tensioni" hanno affermato i sindacati invitando ad allentare le agitazioni dei cortei.
A Palermo il raduno ‘lavorare per vivere’ a piazza Politeama indetto da Ugl. L’iniziativa dedicata alle morti bianche, ha previsto l’installazione di 1.133 sagome quante le vittime sul lavoro nel 2018.
Per chiudere con un cenno storico, negli Stati Uniti il Labor day malgrado i cruenti e repressivi fatti di Chicago del 1886, si celebra in un altro periodo dell’anno. La Festa del Lavoro negli Usa si fa ricadere infatti nel ricordo del 5 settembre 1882. La data è stata scelta in occasione della manifestazione organizzata in quella giornata dai Knights of Labor a New York. I cavalieri del lavoro, fissarono due anni dopo la data di settembre per la ricorrenza della festa dei lavoratori.