Parigi, 29 dicembre 2020 – Pierre Cardin, pioniere del prêt-a’-porter, couturier, si è spento a Parigi all’età di 98 anni, era ricoverato nell’ospedale americano di Neuilly. Scompare lo stilista che ha cambiato la storia della MODA. Il contributo di Pierre Cardin ha determinato la rinascita dell’haute couture nella Francia del dopoguerra.
Italiano d’origine Pietro Costante Cardin nasce il 2 luglio del 1922 a Sant’Andrea di Barbarana, frazione del comune trevigiano di San Biagio di Callalta, da una famiglia di facoltosi proprietari terrieri e mercanti finiti in povertà dopo la prima guerra mondiale.
Per le difficili condizioni economiche i genitori di Pietro si stabilirono in Francia nel 1924. All’età di quattordici anni Pietro iniziò a lavorare presso un sarto a
Saint-E’tienne. Nel frattempo nel 1946 dopo una breve esperienza da Manby, sarto a Vichy, nel 1945 giunse a Parigi francesizzando il suo nome in Pierre operò da Jeanne Paquin prima e poi da Elsa Schiaparelli. Dopo il rifiuto di Cristóbal Balenciaga, divenne primo sarto della maison Christian Dior durante la sua apertura nel 1947 e partecipó al successo del maestro che lanciò il New Look.
Pierre Cardin fondò nel 1950 la sua casa di moda, giungendo all’alta moda nel 1953. Cardin si distinse per il suo stile d’avanguardia ispirato all’era spaziale. Con forme e motivi geometrici spesso ignorando le forme femminili. Progredì nella moda unisex, qualche volta sperimentale e non sempre pratica. Nel 1954 introdusse il “bubble dress”, il vestito a bolle. Nel 1959 Cardin è stato il primo stilista ad aprire in Giappone un negozio d’alta moda.
Sempre in quell’anno fu espulso dalla Chambre Syndicale, la Camera Sindacale, per aver lanciato per primo a Parigi una collezione confezionata per i grandi magazzini Printemps, ma fu presto reintegrato. Tuttavia, egli si dimise dalla Chambre Syndicale nel 1966 e da allora mostra le sue collezioni nella sua sede, l’Espace Cardin, aperto nel 1971 a Parigi, inaugurato con un concerto del soprano Renata Tebaldi, e prima di allora nel “Teatro degli Ambasciatori”, vicino all’Ambasciata americana. L’Espace Cardin è utilizzato anche per promuovere nuovi talenti artistici, come teatranti o musicisti.
Nel 1971 gli si affiancò nella creazione d’abiti il collega Andrè Oliver: questi nel 1987 si assunse la responsabilità per le collezioni d’alta moda, fino alla morte nel 1993. Cardin è stato membro della Chambre Syndicale de la Haute Couture et du Prêt-a’-Porter e della Maison du Haute Couture dal 1953 al 1993. Come molti altri stilisti, Cardin decise nel 1994 di mostrare la sua collezione solo a un ristretto gruppo di clienti selezionati e giornalisti.
Nel 1981 acquistò i ristoranti Maxim’s e in breve tempo aprì filiali a New York, Londra e a Pechino nel 1983. Sua anche la catena di Hotel Maxim’s. Cardin ha anche brevettato una vasta gamma di prodotti alimentari sotto quel nome. Tra i prodotti della linea Maxim’s c’è anche un’acqua minerale che viene prelevata ed imbottigliata presso la località Graviserri nel comune di Pratovecchio Stia, in provincia di Arezzo. Pierre Cardin, attraverso un’azienda cinese, ha prodotto anche articoli elettronici con il marchio Pierre Cardin Electronics International.