“Gli eventi, che hanno segnato il cammino dell’umanità nell’anno trascorso, ci insegnano l’importanza di prenderci cura gli uni degli altri e del creato, per costruire una società fondata su rapporti di fratellanza”.
Da queste considerazioni nasce il tema che Papa Francesco dedica al messaggio della LIV Giornata Mondiale della Pace che si celebra il 1° gennaio 2021.
“La cultura della cura come percorso di pace. Cultura della cura per debellare la cultura dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro, oggi spesso prevalente”.
Papa Francesco fa riferimento alla cura nel ministero di Gesù, “La vita e il ministero di Gesù incarnano l’apice della rivelazione dell’amore del Padre per l’umanità – scrive –. Nella sinagoga di Nazaret, Gesù si è manifestato come Colui che il Signore ha consacrato e «mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi». Queste azioni messianiche – dice Papa Francesco –, tipiche dei giubilei, costituiscono la testimonianza più eloquente della missione affidatagli dal Padre. Nella sua compassione, Cristo si avvicina ai malati nel corpo e nello spirito e li guarisce; perdona i peccatori e dona loro una vita nuova. Gesù è il Buon Pastore che si prende cura delle pecore; è il Buon Samaritano che si china sull’uomo ferito, medica le sue piaghe e si prende cura di lui”.
Il Papa nel suo messaggio prosegue con l’enunciare i principi della dottrina sociale della Chiesa con quella che definisce la “grammatica” della cura, “la promozione della dignità di ogni persona umana, la solidarietà con i poveri e gli indifesi, la sollecitudine per il bene comune, la salvaguardia del creato”.
Tutti temi ripresi nel suo primo Angelus del 2021.
“Noi siamo tutti chiamati a realizzare la pace e a realizzarla ogni giorno e in ogni ambiente di vita, tendendo la mano al fratello che ha bisogno di una parola di conforto, di un gesto di tenerezza, di un aiuto solidale. E questo per noi è un compito dato da Dio. Il Signore ci dà il compito di essere operatori di pace – annuncia Papa Francesco, dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico –. E la pace si può costruire se cominceremo ad essere in pace con noi stessi, in pace dentro, nel cuore, e con chi ci sta vicino, togliendo gli ostacoli che impediscono di prenderci cura di quanti si trovano nel bisogno e nell’indigenza. Si tratta di sviluppare una mentalità e una cultura del “prendersi cura”, al fine di sconfiggere l’indifferenza, di sconfiggere lo scarto e la rivalità, che purtroppo prevalgono”.
La Giornata Mondiale della Pace è stata istituita da Papa Paolo VI e celebrata per la prima volta il 1º gennaio 1968. Una ricorrenza, che la Chiesa Cattolica propone ai capi delle nazioni e a tutti gli uomini di buona volontà con l’obiettivo di dedicare il giorno di Capodanno alla riflessione ed alla preghiera per la pace.